Budrio è ferma. Resta solo un po' di ordinaria amministrazione
Budrio è ferma. Resta solo un po' di ordinaria amministrazione
Quando la gestione ordinaria viene presentata come un grande risultato amministrativo, significa che c’è un problema.
Report Consiglio Comunale 30 settembre 2021
Report Consiglio Comunale 30 settembre 2021
Giovedì 30 settembre si è tenuto il Consiglio Comunale, come abbiamo fatto praticamente sempre, condividiamo qui alcune riflessioni che il gruppo ha fatto durante la discussione.
Per quanto riguarda la modifica dell’accordo tra i comuni che consentirebbe, di fatto, la realizzazione di un grande polo logistico nel Comune di Malalbergo, abbiamo scritto qui.
L’altro punto su cui siamo intervenuti, attraverso la capogruppo Badiali è relativo alla variazione di bilancio.
Se le variazioni di bilancio fossero votabili per parti separate, come gruppo, Budrio Più non avrebbe difficoltà a votare favorevolmente alcuni degli scostamenti nella delibera.
Sappiamo però che non funziona così, perché il voto è unico e quindi non permette di fare dei distinguo tra le singole variazioni, circa una settantina, sottoposte all’esame del Consiglio Comunale.
Nel breve tempo che abbiamo avuto a disposizione per argomentare, abbiamo spiegato alcune cose molto ovvie per chi amministra ormai da 5 anni, ma pensiamo sia giusto dare sempre un riscontro ai cittadini.
Tre cose generali in premessa:
- non sempre la cifra roboante significa efficienza
- si può essere d’accordo sulla necessità di intervenire in un’attività, ma essere in disaccordo sulla modalità adottata
- le opposizioni – Mazzanti ce lo ha insegnato per anni – non è molto difficile che votino il bilancio e i suoi “derivati”. Noi ogni volta motiviamo – in modo molto rispettoso – spiegando cosa avremmo fatto di diverso o le cose che non ci convincono.
Vediamo nel dettaglio alcuni temi della variazione su cui potremmo essere anche d’accordo, ma per i quali poi non siamo d’accordo sulle modalità di applicazione scelte dall’amministrazione Mazzanti. Scegliamo gli stessi temi di cui ha parlato lui, così almeno il ragionamento prova di essere lineare:
C’è l’aumento di spesa di 100mila euro, provenienti dal fondone statale, per gli aiuti allo sport.
Metà di questo importo andrà in contributi alle associazioni, e questo va bene. L’altra metà, come appurato in commissione, andrà invece in voucher destinati alle famiglie, una sorta di sconto sulle rette che esse pagano per i corsi sportivi frequentati dai figli.
Abbiamo chiesto ai colleghi della maggioranza di mettersi un attimo nei panni di Budrio Più, come gruppo che in questo Consiglio presentò una mozione sul trasporto sociale (una sorta anche di provocazione, visto che nella voce delle entrate per questo servizio abbiamo solo 1.000€, cioé i soldi pagati dagli utenti che non usufruiscono gratuitamente del servizio) che fu respinto perché, parole del sindaco e della consigliera Dall’Olio: chi può permettersi di pagare un servizio lo deve fare per permettere di dare gratuitamente quello stesso servizio a chi è in stato di bisogno e anche perché il principio di equità è diverso dal principio di uguaglianza e quindi bisogna sempre agevolare i più deboli facendo contribuire chi se lo può permettere.
Un principio condivisibile, anzi, molto spesso da noi perseguito e incentivato.
Però incoerente poi con la scelta dei voucher dove sostanzialmente si fanno parti uguali tra diseguali, un principio che per questa amministrazione deve essere applicato se si tratta di rinunciare a mille euro di entrate dei trasporti sociali ma di cui non ci si preoccupa ora che si tratta di 50mila euro da distribuire alle famiglie.
Il sindaco in commissione ci ha detto che utilizzare l’Isee avrebbe reso tutto troppo complicato. Ci lasci dire che a nostro avviso basterebbe fare un avviso pubblico diretto alle famiglie, anziché alle società sportive, fissando un valore dell’Isee adeguato ed offrendo ai soli aventi diritto, che a quel punto non sarebbero moltissimi, cifre ben più significative dei 50 euro dati a pioggia lo scorso anno, indistintamente a circa 600 famiglie. Oltretutto, se non ricordiamo male, dei 50mila euro stanziati per i voucher nel 2020 ne furono utilizzati solo 30mila. Insomma: con questi soldi si potrebbe intervenire e forse pagare per intero le rette a tutte le famiglie in stato di necessità. Invece avremo uno sconto di 50 euro concesso a tutti, anche a figli di famiglie benestanti e questo ci induce a ritenere che questa sia una scelta intrisa di personalismo e della volontà di mettere un marchio politico all’operazione, tarandola in maniera che raggiunga quanti più destinatari possibile e cercando così di innescare dinamiche che hanno a che vedere con la ricerca di consenso.
Un’altra variazione che non ci convince, pur nella sua esiguità, è rappresentata dai 6mila euro che, ci è stato detto in commissione, saranno utilizzati per retribuire un addetto comunicazione allo sviluppo del turismo. Siamo abbastanza preoccupati, non certo da questo piccolo stanziamento ma nel merito e nel metodo di alcune accelerazioni con cui si va sviluppando la riorganizzazione dei settori della cultura e del turismo. Al di là della evidente dilatazione delle spese, non possiamo non osservare l’ostinazione nel perseguire soluzioni ispirate da un modello di turistificazione del nostro paese che, seppur velleitarie, non ci piacciono. Il sindaco parla spesso di “turismo sostenibile”, che può essere un termine adatto per determinate iniziative ma che potrebbe far sorgere dubbi riguardo ad altre. Ad esempio, ci chiediamo se e quanto si tenga conto dei bisogni dei budriesi rispetto a quelli dei turisti, quando si occupano strade e piazze rendendo complicata la vita quotidiana dei residenti, sia per quanto riguarda l’accesso agli spazi pubblici che per quanto riguarda il rumore, per non parlare dei rifiuti dovuti all’elevato utilizzo dell’usa e getta. E’ un’idea di sostenibilità che somiglia molto più ad una progressiva mercificazione del territorio, e dietro l’apparato organizzativo di alcuni eventi sappiamo che esistono flussi economici e ne conosciamo i beneficiari. Insomma: a nostro giudizio negli ultimi mesi questo processo di riorganizzazione di turismo e cultura oltre a rivelarsi costoso sta mancando di equilibrio, sbilanciato com’è verso i desiderata di amministrazione e Pro loco e a discapito dei residenti.
Aggiungiamo poi una valutazione personale: questa amministrazione sta procedendo con queste accelerazioni siglando atti che impegneranno anche colui o colei che diventerà sindaco nel 2022 e che potrebbe non aver alcuna intenzione di seguire questa strada.
Quindi ci rivolgiamo a Mazzanti per dirgli che sarebbe auspicabile che in questi suoi ultimi mesi da sindaco egli evitasse, per quanto possibile, di dare vita a convenzioni come quella per l’Infopoint, fatta a 9 mesi dalla fine del mandato ma che ha una durata che arriva al Dicembre 2023.
Infine, un’altra variazione sulla quale nutriamo perplessità è l’aumento di 36mila euro per servizi integrativi all’assistenza scolastica, e qui le nostre perplessità derivano dal fatto di non essere ancora riusciti a capire se questi 36mila euro siano davvero un incremento sufficiente a coprire le richieste pervenute dalle scuole. Ci spieghiamo meglio, per evitare fraintendimenti: poche settimane fa, su Facebook, il sindaco scrisse che per dare risposta alle richieste pervenute sarebbe stato necessario aumentare la spesa di 100mila euro per il 2021 e di 240mila euro per il 2022. In commissione invece il dottor Palladino ha detto, testualmente, che questo incremento di spesa di 36mila euro corrisponde a tutte le richieste pervenute dal settore. Dal nostro punto di vista su temi come questo non possono essere ammesse ambiguità. Cioè delle due l’una: o è vero quello che scrisse il sindaco oppure è vero quello che ci ha comunicato il responsabile dei servizi finanziari.
Qui il commento a fine Consiglio Comunale della nostra capogruppo Badiali
Il gruppo di Mazzanti ha bocciato il polo logistico di Malalbergo
Il gruppo di Mazzanti ha bocciato il polo logistico di Malalbergo
1 ottobre 2021
Un anno fa il consiglio comunale votò (in modo risicato) a favore della modifica dell’accordo tra i comuni che consentirebbe, di fatto, la realizzazione di un grande polo logistico nel Comune di Malalbergo. Nella seduta del 30 settembre 2021, invece, la valutazione è stata ribaltata.
Cioè la delibera proposta dalla giunta è stata bocciata dai suoi stessi consiglieri.
Cos’è cambiato?
Non certo il nostro voto (astensione) che è identico all’anno scorso.
Invece, il gruppo “Effetto Budrio” (la maggioranza consiliare che sostiene la giunta di Maurizio Mazzanti) nel Consiglio Comunale del 30 settembre 2021 ha votato in modo compatto contro il progetto, mentre un anno fa si era divisa, garantendo i voti favorevoli necessari ad approvare la delibera.
In sostanza, ieri il gruppo di Mazzanti ha votato in modo opposto a lui. È lecito cambiate idea, ma è comunque un fatto mai visto prima.
La vicenda non ci sorprende, perché si inquadra perfettamente nella totale confusione in cui è amministrato il nostro comune.
Ci sorprende invece l’attacco della sindaca di Malalbergo contro il PD di Budrio, accusandoci di essere i responsabili di questo voto negativo. Evidentemente a Monia Giovannini sfugge il conteggio dei voti espressi: se invece di astenerci avessimo votato a favore, la delibera sarebbe comunque stata bocciata. La responsabilità di questo esito è tutta sulle spalle del gruppo Effetto Budrio che proprio in consiglio ha duramente criticato la sindaca di Malalbergo.
Riteniamo il suo attacco verso di noi totalmente immotivato. Ed è tanto più grave in quanto, per oltre un anno, non siamo stati coinvolti in nessuna sede politica o amministrativa e non abbiamo nemmeno avuto risposte a semplici interrogativi in merito al progetto. Un disagio, il nostro, conosciuto da tutti di cui Monia Giovannini dovrebbe sentire un po’ di responsabilità, invece di aggredire in questo modo, a cose fatte.
Per agevolare la lettura, condividiamo anche qui gli articoli pubblicati un anno fa:
- Le scelte urbanistiche vanno pensate, non subite
- Urbanistica: maggioranza in frantumi. Mazzanti abbandonato dai suoi
Budrio esclusa dal bando "sport e periferie"
BUDRIO ESCLUSA DAL BANDO “SPORT E PERIFERIE”
L’annuncio di Mazzanti sul Palazzetto purtroppo si rivela un bluff
Comunicato congiunto dei partiti del centrosinistra di Budrio
È stata pubblicata il 14 settembre la graduatoria dei comuni partecipanti al bando “Sport e periferie 2020”. Budrio è esclusa dalla graduatoria, altri comuni non finanziati per via del riparto nord-sud. Altri ancora, nel nostro territorio, sono stati finanziati con fondi che vanno da 400 a 700mila euro.
Il Comune di Budrio risulta escluso dalla graduatoria per non aver fornito una parte della documentazione tecnica richiesta.
In sostanza, la ristrutturazione da 280mila euro del Palazzetto dello Sport non si farà. O almeno non si farà con risorse dello Stato.
Come in altre occasioni, il sindaco Mazzanti aveva annunciato l’acquisizione di questi fondi, come se il bando fosse già stato vinto, addirittura con un articolo su Il resto del Carlino, dove viene scritto: “Il Comune corre ai ripari con un investimento di 280mila euro finanziato dal bando delle periferie per lo sport”.
Oggi il Comune e tutti i cittadini scoprono la verità: ciò che era stato annunciato non era affatto certo né acquisito, tutt’altro.
Chiediamo quindi al sindaco due cose:
- perché annunciare soluzioni quando non si ha la certezza degli strumenti e delle risorse?
- perché agire con queste modalità che creano ulteriore disaffezione verso le istituzioni locali?
Budrio Più – Partito Democratico – Articolo Uno – Demos Democrazia solidale – Verdi
Per Budrio solo passi indietro, ma il 2022 è vicino
Per Budrio solo passi indietro, ma il 2022 è vicino
Articolo del gruppo Budrio Più per il notiziario comunale di settembre 2021
ALLE TORRI APRE UN UFFICIO. TUTTO IL RESTO È DEGRADO
Le Torri sono chiuse da mesi e nel 2019 si è fatta scadere la convenzione con chi gestiva gli spazi. Non è mai stato presentato alcun progetto culturale, economico e aggregativo. Da due anni, la sala ottagonale si può affittare – delibera della Giunta – ma chiunque può osservare un luogo in stato di degrado e abbandono.
Eppure per anni l’amministrazione ha sostenuto che fossero aperte (a fine agosto però il sindaco ha cambiato versione).
Leggiamo su Facebook che apre l’infopoint turistico, anche se lo stato in cui versa l’edificio è molto simile – se non peggiore – a quello che si vede in un nostro video girato nel 2019.
Il sindaco dice che aprono ora “non per incapacità gestionale ma semplicemente perché non erano a norma e con fatica siamo riusciti a renderle agibili”. L’ennesima bugia: sono le date e gli atti della sua Giunta che lo smentiscono.
Sul progetto di un infopoint turistico (nel 2021!!!) abbiamo già espresso molte perplessità.
Sul fatto che il sindaco ogni volta cerchi di girare le informazioni a suo comodo, pure. Così le Torri sono agibili o inagibili a seconda di ciò che conviene. Sicuramente in questo mandato non sono mai state valorizzate, anzi.
Per l’infopoint (da convenzione solo la sala d’ingresso), il Comune di Budrio dà a Pro Loco circa 25.000€ (utenze escluse). Per la gestione delle Torri dell’Acqua (tutto l’edificio), nel 2016 venivano dati 26.000€.
L’articolo l’abbiamo consegnato il 6 settembre con questa foto
Il 9 settembre almeno hanno avuto la decenza di coprire. Dopo circa 3 anni di utilizzo “simil magazzino”
Dal 13 settembre saranno modificati gli orari di apertura dell’URP.
Dall’estate 2017 segnaliamo che gli orari voluti da Mazzanti creano disagi e il Comune è chiuso nei giorni in cui in piazza ci sono più persone (sabato mattina e martedì con il mercato): un pessimo segnale di lontananza e disattenzione verso i cittadini.
In luglio siamo tornati sul tema (qui) proponendo di aprire in questi giorni e di prevedere orari di accesso diversificati (perché non tutti possono andare in Comune solo al mattino). Vediamo che almeno su questo secondo punto si sta cercando di lavorare, dopo 4 anni di segnalazioni di tantissimi cittadini. A 8 mesi dal voto…
VERSO L’AUTUNNO, CONTINUA IL NOSTRO IMPEGNO
Come nel 2020, anche durante questa estate non ci siamo persi di vista. Abbiamo promosso la Festa de l’Unità in bocciofila e appuntamenti culturali e di comunità come L’Ora Blu in Arena Sant’Agata. Abbiamo poi realizzato piccoli incontri informali di ascolto e di dialogo diretto con gruppi di cittadini, insieme ad alcune verifiche capillari di cose che non vanno soprattutto nelle frazioni.
Ma non ci fermiamo qui: per l’autunno continueremo a confrontarci con tutti coloro che hanno problemi da porre, idee e proposte per il futuro di Budrio. Dal 2022 potremo finalmente liberare nuove energie e riannodare le reti di comunità.
L’IMPEGNO PER LA TRASVERSALE DI PIANURA
Nelle scorse settimane ANAS ha sistemato il guardrail e tolto il semaforo sullo scolo Acquarolo. FINALMENTE!
Dopo la raccolta firme, continuiamo a impegnarci per la Trasversale: rifacimento dei tre ponti e completamento della strada, da inserire nel nuovo contratto tra ANAS, Governo e Regione. A luglio, insieme al sindaco di Medicina e ai consiglieri regionali del PD e di ER Coraggiosa, abbiamo fatto un sopralluogo per sollecitare l’attenzione sul problema: la Regione si è impegnata a interloquire con il Ministro Giovannini per fare un passo deciso in avanti.
CHIEDIAMO CHIAREZZA SUL VICESINDACO LUCA CAPITANI
Basta fermarsi in piazza per sentire persone porsi questa domanda: è vero che il vicesindaco ha partecipato a un concorso per essere assunto dal suo stesso Comune? Ci sembra strano che questa voce non sia arrivata a Mazzanti e che nessuno abbia pensato di spiegare quale fosse la verità (non erano quelli della trasparenza?!). Guardando i documenti, il vicesindaco avrebbe saputo e votato fin da novembre 2020 gli atti che hanno poi portato a un concorso pubblico nel giugno 2021. Di certo gli altri candidati lo hanno saputo solo a maggio. Probabilmente è tutto lecito dal punto di vista formale, ma sull’opportunità ci sarebbe molto da dire. Sarebbe qualcosa di mai visto: un politico che cerca di farsi assumere a tempo indeterminato dal comune che sta amministrando. Incredibile (ma vero?).
Qui la ricostruzione cronologica attraverso gli atti pubblici
Un fact checking sulle parole di Mazzanti a proposito della chiusura dei passaggi a livello e della ferrovia
Un fact checking sulle parole di Mazzanti a proposito della chiusura dei passaggi a livello e della ferrovia
Ogni giorno, chi apre Facebook legge una dichiarazione di Maurizio Mazzanri. Quando parla del Comune di Budrio, ciò che scrive non è mai del tutto vero (usiamo un eufemismo). Non ci sarebbe niente di male, se non fosse che chi scrive è il rappresentante legale del comune.
Questa volta torniamo a un suo grande classico, di cui abbiamo già parlato molte volte. Analizziamo quindi frase per frase ciò che scrive il sindaco (ormai in scadenza) di Budrio.
Partiamo.
Mazzanti: “Tutto comincia nel 2009 quando l’amministrazione di allora firma un accordo con FER e Regione Emilia-Romagna per la chiusura di due passaggi a livello, quello di Via Zenzalino/Primo Maggio e quello di Via del Moro.”
SBAGLIATO.
Mazzanti, per manipolare l’opinione di chi lo legge, cita solo i passaggi a livello che non sono stati chiusi mentre fa finta di dimenticare che in quello stesso accordo erano previste opere che invece sono state fatte e concluse: la chiusura del PL di via Mauro e l’adeguamento del PL di via Benni.
Mazzanti: “Il Comune ricevette un milione di euro dalla Regione per fare il ponte su Via del Moro, mentre per il sottopasso di Via Zenzalino/Primo Maggio i costi erano a carico tutti del Comune.”
INGANNEVOLE E OMISSIVO
La realizzazione del sottopasso di via Zenzalino/Primo Maggio, come previsto dall’accordo, era condizionata agli oneri di urbanizzazione del comparto “Romantica”. Ma la crisi edilizia ha allungato i tempi della realizzazione del comparto. Mazzanti lo sa bene perché è stata proprio la sua amministrazione a ridefinire le opere di urbanizzazione da realizzare, oltre a incassare la quota sulle infrastrutture generali. Quindi: è vero che nel 2009 il Comune si impegnò a realizzare il sottopasso, ma solo a fronte del reperimento delle necessarie risorse, perfettamente indicate nell’accordo di programma, che riportiamo in immagine qui sotto.
Mazzanti: “Non solo i lavori non vengono fatti ma il milione ricevuto non venne accantonato e vincolato ma messo a bilancio e speso per altro.”
INUTILI INSINAZIONI
Siamo al solito “metodo Mazzanti” che getta fango per vedere l’effetto che fa. Scrive “il milione viene speso per altro”, sapendo di fare un’insinuazione lasciando intendere “spesi per chissà che cosa“. Il milione venne utilizzato per fare altre opere per la comunità, come già ampiamente documentato. Mazzanti, peraltro, non può rilevare alcuna irregolarità, perché le autorità preposte ai controlli contabili sui comuni non hanno mai mosso osservazioni in merito.
Mazzanti: “Passano dieci anni dove nessuno si preoccupa di quell’accordo”
FALSO
Questa è una falsità. Il vecchio accordo prevedeva 4 punti, 2 dei quali sono stati realizzati (adeguamento PL via Benni e chiusura PL via Mauro). Sono rimasti irrealizzati 2 punti, ma per precise ragioni: la chiusura del PL di via Zenzalino (come abbiamo visto sopra) era condizionata alla realizzazione del comparto “Romantica”; la chiusura del PL di via del Moro era condizionata dalla realizzazione del comparto C2.11 (vedi foto sotto) i cui attuatori sono però falliti. Inoltre, a dimostrazione del fatto che non è vero che per 10 anni nessuno si sia occupato dell’accordo di programma, va ricordato che nel 2016 il sindaco Pierini sottoscrisse con FER un atto ricognitivo teso a rimodulare i rapporti economici con Fer, proprio alla luce delle novità emerse.
Mazzanti: “il 2 gennaio 2018, primo giorno del mio primo anno completo di mandato, FER e Regione chiedono a me conto di quell’accordo”
RIDICOLO ED EGOCENTRICO
FER scrisse al Comune, non a lui. E il fatto che lui scriva “ a me “ la dice lunga su come Mazzanti intenda il suo ruolo e soprattutto su come per lui chi gli sta intorno non conti, ai suoi occhi nulla. C’è LUI, sempre LUI e solo LUI.
Mazzanti: “…ricordando che in caso di inadempienza il Comune avrebbe dovuto restituire il milione di euro oltre gli interessi di legge per dieci anni.”
OMISSIVO E FALSO
Anche qui Mazzanti dimostra di voler manipolare l’opinione di chi legge. L’alternativa non era: restituire il milione con interessi, oppure realizzare tutte le opere necessarie per chiudere i due PL (il ponte su via del Moro e il sottopasso di via Zenzalino). La realtà la conosciamo ed è ben diversa. Infatti, FER mise il Comune davanti a questo bivio: chiudere il PL di via del Moro (anche solo con una “sbarra” quindi senza fare il ponte, oppure restituire il milione più interessi.
Mazzanti: “Per evitare un danno economico insostenibile (a inizio 2018 il Comune era impegolato con i debiti della società patrimoniale Step, oggi tutti pagati, per fortuna aggiungo)”
FALSO
Mazzanti mente e nasconde che Regione e Fer proposero un pagamento rateale e dilazionato del milione di euro in 10 anni. Quindi circa 100.000 euro di rata all’anno, quindi non certo un “danno economico insostenibile” per un Comune che può contare su entrate annuali nell’ordine di 13 milioni.
Mazzanti: “proposi a FER e Regione una modifica a quell’accordo che prevedesse in sostituzione la chiusura di altri tre passaggi a livello e la realizzazione di opere pubbliche compensative invece che la restituzione del milione e interessi.”
Cominciamo con una precisazione: nei primi incontri con FER e Regione, nella primavera 2018, Mazzanti confermò la validità del vecchio accordo di programma e si impegnò a chiudere il passaggio a livello di via del Moro per poi realizzare il ponte. Nei mesi successivi però Mazzanti cambiò rotta; improvvisamente sparì la chiusura del PL di via del Moro e quindi anche la necessità di realizzare il ponte. E così si arriva all’atto ricognitivo di Dicembre 2019: Mazzanti cerca di giustificare la sua scelta, del tutto arbitraria, attraverso il ragionamento “piuttosto che restituire il milione, con quei soldi realizzo opere pubbliche”. Ma il sindaco scarta colpevolmente la soluzione più logica: se non si vuole restituire il milione perché si preferisce fare nuove opere, allora avrebbe potuto semplicemente chiudere il PL di via Moro e fare il sovrappasso, rispettando l’accordo di programma. Questa scelta gli avrebbe permesso di ricevere dalla Regione altri 500.000 euro di finanziamenti, che invece col nuovo accordo sono spariti.
Inoltre, alla luce della realizzazione del comparto di via Albareda, quel ponte sarebbe stato di enorme importanza per il collegamento al comparto stesso: la realizzazione del ponte e la chiusura del passaggio a livello di via del Moro rientravano in un disegno organico e coerente che prevedeva uno sviluppo urbanistico nella zona ad Ovest di Budrio. L’inspiegabile rinuncia alla realizzazione del ponte pose un ostacolo a quell’idea di sviluppo urbanistico. Ma l’idea non è stata accantonata: lo dimostra il fatto che poi l’amministrazione ha siglato un accordo operativo per la realizzazione del comparto di via Albareda, un complesso residenziale che si posiziona al margine nord di quel progetto e lì sarebbe dovuta arrivare la strada di scorrimento proveniente dal ponte su via Moro e dal comparto adiacente, cioè l’ex comparto C2.11.
Proprio riguardo al comparto C2.11 è bene ricordare alcune cose: nel 2010 il Comune siglò un accordo di attuazione con una s.r.l., poi fallita nel 2013. L’accordo prevedeva, a fronte di una capacità edificatoria di 11.000 mq, la realizzazione di opere di urbanizzazione per circa 4 milioni di euro (ponte di superamento del passaggio a livello di via del Moro, ciclabile di collegamento tra stazione e Vigorso, due rotonde e la nuova strada di raccordo tra il comparto e via Rabuina. Nel Giugno 2018 i terreni del comparto furono messi all’asta fallimentare ad un prezzo risibile. Ora il comparto si è magicamente sgravato delle opere di cui un eventuale acquirente si dovrebbe far carico.
RISULTATO
Grazie ai 6 milioni di euro del Bando Periferie sono state finanziate le rotonde in zona stazione, un primo tratto della ciclabile per Vigorso e la parte di viabilità invia Edera. Poi Mazzanti ha voluto modificare l’accordo con FER, eliminando la realizzazione del ponte e prevedendo, a carico del Comune, il completamento della ciclabile per Vigorso.
Ultima cosa: Mazzanti avrebbe potuto accettare la proposta della Regione di restituire il milione a rate in dieci anni, invece si è impegnato a realizzare opere per 1,5 milioni. Ma come viene finanziato quel milione e mezzo di opere ? Intanto, utilizzerà 400mila euro di opere già fatte e pagate dall’amministrazione precedente (presumibilmente utilizzando proprio parte del famoso Milione-di-euro), vale a dire l’area di parcheggio della stazione di Mezzolara. La copertura della parte rimanente (1,1 milioni) è prevista in gran parte attraverso cessione di patrimonio comunale. Questo ci dice che Mazzanti, per pagare quel milione, molto semplicemente andrà a compensare la passività verso Fer con attività che erano già nel bilancio comunale prima ancora che lui diventasse sindaco.
Mazzanti: “A novembre 2019 in scadenza del mandato della Giunta regionale e con il rischio di dover rimettere tutto in discussione con la Giunta successiva si portò nei relativi organi (consiglio comunale e giunta regionale) l’atto ricognitivo di modifica dell’accordo con un programma dei lavori provvisorio da puntualizzare successivamente. L’atto fu portato nell’ultima seduta di Giunta regionale prima della decadenza e a fine dicembre 2019 in consiglio comunale. (…) Bisognava chiudere prima della decadenza della amministrazione regionale un nuovo accordo andando poi a definire successivamente i dettagli degli interventi. E così è stato fatto.”
FALSO
Ribadiamo cose già dette e scritte e ce ne scusiamo con chi le ha già lette. Già su Facebook il sindaco scrisse “la Regione su proposta di Donini ha votato la delibera il 18 novembre, nell’ultima giunta della legislatura”. Era una falsità, perché la Giunta regionale andò avanti a deliberare regolarmente fino al 19 Dicembre. Ma almeno stavolta Mazzanti dovrebbe aver finalmente capito che se non avesse modificato l’accordo di programma nel Dicembre 2019 avrebbe poi potuto farlo con la Giunta regionale successiva.
Sulle Torri un'altro buco nell'acqua. Con tanto di bufala raccontata ai cittadini.
Sulle Torri un'altro buco nell'acqua. Con tanto di bufala raccontata ai cittadini.
L'ora blu con un appuntamento su Dante
Torna "L'ora blu" con un appuntamento su Dante
Dopo la bella esperienza della scorsa estate, torna l’ora blu con un appuntamento che si preannuncia molto interessante.
In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante, Giovedì 8 luglio ore 21:00 ci vediamo in Arena Sant’Agata, Budrio (l’accesso è da via Garibaldi)
A cura di Antonella Cosentino, Filippo Lanzi, Lorenza Servetti
Per prenotazioni posti: 353 4056402 (anche via WhatsApp)
SINOSSI
La natura del Purgatorio fra poesia e immagine
Perché il Purgatorio più dell’Inferno o del Paradiso?
Dante è “l’inventore” del Purgatorio e di una iconografia che ripercorreremo attraverso le splendide immagini dei primi illustratori della Divina Commedia.
Festa de l'Unità di Budrio. Tutte le info
Festa de l'Unità di Budrio. Tutte le info
Ripartiamo insieme, torna la festa de l’Unità di Budrio!
Dal 24 al 27 giugno e dal 1 al 5 luglio nel piazzale della Bocciofila, via Zenzalino nord 7
È possibile prenotare telefonando o scrivendo al numero 353.4056402
È sempre possibile l’asporto.
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