Budrio in cammino
In questi anni, l’amministrazione comunale ha lavorato con impegno per rendere Budrio un Comune più efficiente, accogliente e proiettato verso il futuro. Dalle opere pubbliche alla manutenzione delle scuole, dalla gestione delle emergenze climatiche al rilancio della cultura, questo documento voluto dalla coalizione del centrosinistra racconta risultati concreti e obiettivi per i prossimi anni.
📖 Scopri il lavoro svolto, i progetti realizzati e le sfide affrontate per costruire un futuro migliore per Budrio.
Un risultato importante per Prunaro: dopo anni di chiusura, riapre il chiosco nel Parco di via Loris Fortuna
A Prunaro un nuovo spazio di incontro per la comunità: tra natura, convivialità e buon cibo
"Sono contentissima!"
"Finalmente!"
"Ora c'è un posto sicuro dove i ragazzi possono incontrarsi, conoscersi e giocare."
"Così posso portare i bambini a prendere un gelato."
Questi sono solo alcuni dei commenti raccolti questa mattina all’inaugurazione del chiosco di Prunaro. L’entusiasmo era palpabile, così come la curiosità di chi è venuto a vedere questo spazio tanto atteso. Dopo anni di chiusura, la riapertura rappresenta un evento significativo per gli abitanti della frazione, dove la mancanza di un luogo di aggregazione si è sempre sentita.
Un bar/osteria per tutte le età, immerso in un bellissimo spazio verde, rigenerato grazie all’impegno di persone accoglienti e pronte a collaborare con la comunità. Il chiosco si trova all’interno del Parco di via Loris Fortuna, vicino alla rotonda, con ingresso e parcheggio da via Mori.
Per raggiungere questo traguardo è stato fondamentale l’impegno della Sindaca e dell’amministrazione, che hanno ascoltato le esigenze dei cittadini e lavorato per offrire risposte concrete. Un'attenzione costante al tessuto sociale della nostra comunità, perché creare spazi di incontro è essenziale per il benessere di tutti.
A chi diceva che era impossibile, oggi Prunaro risponde con un chiosco operativo, pronto ad accogliere non solo la frazione, ma chiunque voglia vivere questo luogo speciale. Un ringraziamento particolare va ad Angelo e Michela, che con passione e dedizione hanno dato nuova vita all’Osteria da Cucù.
Fest'Unità di Budrio
Il 24 aprile torna la Fest'Unità di Budrio, un evento che unisce tradizione, buona cucina e spirito di comunità.
Anche quest'anno, si terrà alla Bocciofila di Budrio in via Zenzalino Nord 7, dove potrete gustare un ricco menù che combina i grandi classici della cucina emiliana con specialità siciliane, il tutto preparato con passione dai volontari della festa.
Il menù della festa
Una vasta scelta di piatti per soddisfare tutti i palati:
Antipasti:
- Arancine
- Caponata di melanzane
- Cocktail di gamberi
- Insalata di mare
Primi piatti:
- Risotto di pesce
- Busiate con vongole, gamberi e pistacchi
- Caserecce alla barcaiola con melanzane e pesce spada
- Tortellini (panna, ragù e brodo)
- Tagliatelle al ragù
- Rigatoni alla Norma
- Polenta al ragù e ai funghi
- Polenta al ragù e salsiccia
Secondi piatti:
- Frittura di pesce
- Pesce spada alla ghiotta
- Ranocchi fritti e alla cacciatora
- Grigliata mista di suino
- Pollo ai ferri
- Salsiccia ai ferri
- Castrato ai ferri
- Tomino in salsa di pere
Il menù potrebbe subire piccole variazioni per garantire sempre prodotti freschi e di qualità.
Giorni e orari della festa
La Fest'Unità si terrà nei giorni 24-27 aprile e 1-4 maggio.
- Solo cena: 24 e 26 aprile, 2 e 3 maggio (dalle ore 18:45)
- Solo pranzo: 25 e 27 aprile, 1 e 4 maggio (dalle ore 12:00)
Prenotazione tavoli
La prenotazione è gradita ma non obbligatoria.
Per riservare un tavolo, potete chiamare il numero 353 4798828.
Come arrivare
La festa si svolgerà presso la Bocciofila di Budrio, in via Zenzalino Nord 7.
Ecco la mappa per raggiungerci facilmente.
Un'occasione di incontro e confronto
La Fest'Unità di Budrio non è solo un evento gastronomico, ma anche un'importante occasione di incontro e dialogo. È il momento ideale per ritrovarci, confrontarci e discutere insieme dei temi cari alla nostra comunità. Durante la festa organizzeremo iniziative politiche per parlare delle sfide e delle opportunità che riguardano Budrio e il nostro territorio.
L'importanza dell'autofinanziamento
La Festa è una fondamentale occasione di autofinanziamento per il nostro circolo. Fin dalla sua fondazione, il circolo del Partito Democratico di Budrio ha sempre vissuto grazie all’impegno dei suoi volontari. Organizzare eventi come questi è un modo per garantire la continuità delle attività politiche e sociali sul territorio. Grazie all'aiuto dei volontari e al vostro sostegno, possiamo continuare a lavorare per il bene della comunità di Budrio.


L'OraBlu: eventi e dialoghi per una comunità attiva
Negli ultimi mesi Budrio, con la nuova edizione della rassegna L’OraBlu, è stata teatro di incontri che hanno toccato temi importanti per la nostra società, spaziando dalla politica internazionale alla sostenibilità ambientale, dalla musica alla memoria storica. Grazie all’impegno di Budrio Più, promotore della rassegna, questi eventi hanno rafforzato il senso di comunità e stimolato riflessioni condivise.
Elezioni USA e Letteratura Nordamericana
Il 6 novembre 2024, il focus si è spostato sugli Stati Uniti con un incontro sui risultati delle elezioni presidenziali. Gianluca Passarelli, docente della Sapienza Università di Roma, e Margherita Carlotti, esperta di letteratura nordamericana, hanno offerto una prospettiva approfondita sui cambiamenti politici e culturali oltreoceano.
Il Valore dell’Acqua
Il 3 dicembre 2024, si è discusso del rapporto dell’uomo con l’acqua e della sua gestione sostenibile. Marcella Cocchi, giornalista del Quotidiano Nazionale, ha dialogato con Giulio Boccaletti, autore di Siccità. Un paese alla frontiera del clima, fornendo spunti preziosi sull’impatto dei cambiamenti climatici.
Jazz di Natale a Budrio
Il 13 dicembre 2024, il Michela Calzoni Quartet, accompagnato dal sax di Piero Odorici, ha regalato una serata all’insegna del jazz natalizio. Un evento che ha saputo coniugare la magia della musica con la voglia di stare insieme.
Prossimo evento: Antifascismo senza Retorica
Il prossimo appuntamento è previsto per il 16 gennaio 2025 alle ore 20:45, con la presentazione del libro Storie di antifascismo senza retorica di Max Collini e Arturo Bertoldi. Oltre agli autori, interverranno la sindaca Debora Badiali e la storica Cinzia Venturoli. Sarà un’occasione importante per riflettere su temi storici e attuali, aperta a tutta la cittadinanza.
Budrio Più non si ferma qui.
Nei prossimi mesi, altri incontri arricchiranno il calendario culturale, con ospiti di spicco come Walter Veltroni, che contribuiranno ad approfondire argomenti di interesse pubblico.
Invitiamo tutti a seguire le iniziative future e a partecipare attivamente, continuando a costruire insieme una comunità basata su dialogo, inclusività e cultura.
Storia e memoria della strage di Sabbiuno del dicembre 1944
Anche il Comune di Budrio, rappresentato dalla consigliera Cinzia Venturoli, era presente alle commemorazioni della strage di Sabbiuno che si sono tenute domenica 15 dicembre.
Alla fine dell’estate del 1944 si credeva imminente la liberazione di Bologna e del territorio circostante e per questo motivo fu dato l’ordine ai partigiani di convergere a Bologna per l’insurrezione in vista della liberazione della città, ma l’avanzata degli Alleati si fermò e I partigiani si trovarono in grave difficoltà: in città i gappisti si trovarono bloccati nelle loro basi, molti partigiani cercarono di dislocati nelle campagne della Bassa, presso famiglie di contadini. Sugli Appennini gli scontri e le stragi di civili si fecero sempre più frequenti. I nazisti minarono gli impianti di pubblica utilità, acquedotto, luce, gas. Fu ampliato il periodo di coprifuoco, i controlli divennero sempre più pressanti.
Fu in questo periodo, nei mesi di ottobre e novembre, in cui si ebbero le principali battaglie all’interno della città di Bologna. Nel territorio di Budrio, avvenne l’eccidio di Vigorso.
Nel dicembre 1944 venne deciso di eliminare i partigiani rastrellati dai nazisti tedeschi e dai fascisti italiani nella zona nord est di Bologna fra Anzola, Calderara di Reno e Amola di Piano, i gappisti e i partigiani che avevano partecipato alla battaglia di Porta Lame e che erano detenuti nelle carceri di Bologna. Il 14 e il 23 dicembre 1944 due gruppi di prigionieri, a piedi o su camion coperti, furono scortati a Sabbiuno dove furono fucilati. Il 22 dicembre molti incarcerati vennero avviati, nei carri bestiame, verso il Brennero e di lì verso Mauthausen-Gusen da dove molti di loro non tornarono. Di qui in poi cadde il silenzio, nemmeno i familiari furono informati della sorte dei loro congiunti. «Il Resto del Carlino», solitamente molto solerte nella campagna antipartigiana, non pubblica nulla sugli eccidi: è una precisa applicazione del decreto “Notte e nebbia” e la guerra antipartigiana diviene sempre più una guerra di annientamento.
Da un saggio di Alberto Preti (Sabbiuno di Paderno, dicembre 1944) risulta che a Sabbiuno furono sicuramente trucidate 58 persone. Fra questi due partigiani nati o residenti a Budrio, come si può leggere nel Dizionario dei partigiani e degli antifascisti:
- Strazzari Anselmo, nato il 16/12/1916 a Budrio – partigiano, coltivatore diretto. Milita nel battaglione Pasquali della 4. Brigata Garibaldi Venturoli operando a Budrio. Il 28/11/1944 è rastrellato con numerose altre persone. Dopo una breve detenzione nel carcere di S. Giovanni in Monte, è ucciso nell’eccidio di Sabbiuno di Paderno. [Diz. V]
- Vanti Ettore, n. il 6/03/1924 a Granarolo Emilia – partigiano. Nel 1943 residente a Budrio. Operaio. Milita nel battaglione Pasquali della 4 Brigata Garibaldi Venturoli operando nella pianura bolognese. E’ fucilato dai tedeschi a Sabbiuno di Paderno.
E’ molto probabile che nei mesi successivi vennero uccise o gettate nei calanchi di Sabbiuno altre persone.
Il 6 febbraio 1973 venne inaugurato il monumento ai caduti di Sabbiuno. Il sacrario era stato progettato dal Gruppo Architetti Città Nuova (Letizia Gelli Mazzucato, Umberto Maccaferri, Gianpaolo Mazzucato, Giancarlo Mattioli) che, come le maestranze che costruirono, prestò la propria opera a titolo gratuito.
https://www.storiaememoriadibologna.it/resistenza/monumenti/monumento-memoriale-di-sabbiuno
Ora Sabbiuno è un importante luogo di memoria ed ogni anno quelle persone uccise dai fascisti e dai nazisti vengono ricordate e con loro viene celebrata la lotta pe la Liberazione, per la pace, per la democrazia.
Per saperne di più:
http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Sabbiuno%20di%20Paderno%201944.12.14.pdf
https://www.storiaememoriadibologna.it/eccidio-di-sabbiuno-del-monte-di-paderno-bologna-62-evento
http://resistenzamappe.it/extraurbani/bologna_nord_repressione/battaglia_e_rappresaglia_sabbiuno
https://www.comune.bologna.it/iperbole/monumentosabbiuno/index.html
https://www.raiplaysound.it/audio/2021/12/WIKIRADIO-2eb838c3-d738-4644-ab4b-2fca064a4936.html

L’Ora Blu presenta: “Il nostro rapporto con l’acqua"
In un mondo in continua trasformazione a causa dei cambiamenti climatici, il nostro legame con l’acqua non è mai stato così essenziale.
Per approfondire questo tema cruciale, L’Ora Blu, una rassegna di incontri culturali e di attualità promossa e organizzata da BudrioPiù, propone un appuntamento speciale dal titolo “Il nostro rapporto con l’acqua”, in programma il 3 dicembre 2024, alle ore 20:45, presso le Torri dell’Acqua di Budrio, in via Benni 1.
Un dialogo d’eccezione
Protagonista della serata sarà Giulio Boccaletti, scienziato e autore del libro Siccità. Un paese alla frontiera del clima”. Con la moderazione di Marcella Cocchi, giornalista del QN Quotidiano Nazionale, Boccaletti affronterà tematiche fondamentali come la gestione delle risorse idriche, il loro impatto sulla nostra vita quotidiana e il ruolo dell’acqua in un futuro sempre più incerto.
Chi è Giulio Boccaletti?
Giulio Boccaletti è riconosciuto come uno dei maggiori esperti globali di sicurezza ambientale e gestione delle risorse naturali. Con oltre 15 anni di esperienza in questo settore, Boccaletti ha un curriculum impressionante:
- Laureato all’Università di Bologna e con un Dottorato di Ricerca presso la Princeton University;
- Ricercatore al MIT e direttore di The Nature Conservancy, dove ha guidato programmi idrici in oltre 70 Paesi;
- Ricercatore associato onorario presso l’Università di Oxford;
- Membro onorario del Comitato Scientifico del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.
Il suo libro “Acqua: una biografia” è stato scelto da The Economist come uno dei migliori libri del 2021, consacrandolo come voce autorevole sulla sicurezza idrica.
Perché partecipare?
La serata rappresenta un’occasione unica per riflettere sul valore dell’acqua nel contesto attuale e futuro. Durante l’evento, Boccaletti porterà non solo la sua vasta conoscenza scientifica, ma anche una visione pratica e globale sulla gestione delle risorse idriche. Dalla crisi climatica alle strategie di sostenibilità, sarà un viaggio attraverso sfide e soluzioni concrete che riguardano ognuno di noi.
L’incontro, a ingresso libero, è un invito ad approfondire un tema che non tocca solo la nostra quotidianità, ma anche il destino del nostro pianeta.
Dettagli dell’evento
📅 Quando: 3 dicembre 2024
🕗 Orario: 20:45
📍 Dove: Torri dell’Acqua, Budrio (via Benni, 1)
🎟 Ingresso: Libero
Il punto sulla politica budriese, dopo la spaccatura del gruppo di opposizione
comunità
Lo scioglimento dell’opposizione consiliare con la divisione in due gruppi distinti tra civici e Fratelli d’Italia è, secondo noi, decisamente un fatto politico che non si può sminuire o raccontare come qualcosa di positivo.
- Nasce quindi il gruppo di Fratelli d’Italia e questo segna la fine dell’esperienza di questo sedicente civismo. Si conferma, una volta di più, che i partiti politici esistono, hanno un peso e un’importanza e sono – ne siamo convinti da sempre – un elemento fondamentale per la vita democratica, anche a livello locale. Ci raccontavano che “destra e sinistra non esistono più”. Ecco la dimostrazione del contrario.
- Si conferma ciò che è stato certificato dal voto amministrativo del 2022. Non c’era nessun progetto per Budrio e il collante che teneva insieme la compagine era l’obiettivo di fare “numero”in opposizione al centro sinistra.
Quanto avvenuto è anche l’occasione per alcune considerazioni più ampie sulla situazione politica in paese:
- L’azione amministrativa di giunta comunale e gruppo di maggioranza, sta ponendo le basi per obiettivi e risultati importanti per il futuro del territorio e della nostra comunità.
- La ricostruzione della macchina comunale, dopo anni di impoverimento e smantellamento organizzativo, richiede tempo e impegno. Sappiamo bene che ancora non si è conclusa e che la complessità di un comune come il nostro richiede ulteriori rafforzamenti di organico e competenze.
- Nel primo anno e mezzo di mandato è stata affermata un’autorevolezza nuova nei tavoli sovracomunali e nelle relazioni con le altre istituzioni. Questo rimette Budrio al centro di un territorio e ci permette di sfruttare occasioni importanti, dopo anni di passaggi a vuoto.
- Ne sono un esempio le tante risorse intercettate e attratte dall’esterno per interventi straordinari. Ne abbiamo avuto conferma anche recentemente con l’assegnazione al Comune di Budrio di 15 milioni di euro per le ricostruzioni di opere pubbliche dopo la devastante alluvione del maggio 2023.
- Il lungo elenco di opere, manutenzioni, iniziative e progetti messo in campo in questo inizio di mandato dà conto di un lavoro complesso, intenso e decisivo per far ripartire Budrio, valorizzare il patrimonio pubblico a partire dalle scuole e coinvolgere la comunità innanzitutto nella dimensione educativa e culturale.
- Ulteriore segnale forte di impegno sui temi della solidarietà e del sociale è rappresentato dall’allargamento della giunta con rafforzamento dell’ambito di Scuola e Sociale, nonché della definizione di nuove deleghe.
Siamo consapevoli di non essere nemmeno a metà dell’opera, ma sono state gettate le basi per obiettivi e risultati che si raggiungeranno nei prossimi mesi e anni. Se da un lato sono visibili la compattezza, la costante presenza sul territorio e il lavoro di squadra della giunta e del gruppo di maggioranza Apriti Budrio, riteniamo un valore l’unità della nostra coalizione civica e politica del centrosinistra di Budrio. Continueremo a impegnarci in questa direzione e a monitorare e sostenere l’azione amministrativa.
Night Bus, nuove fermate a Budrio!
Sul territorio budriese le fermate effettuate sono Trebbo di Budrio e Tenuta Prunaro, a richiesta viene effettuata anche la fermata a Fontana Loup.
PNRR e sport - L'avanzamento dei cantieri
Procedono secondo i tempi i cantieri che riconsegneranno entro l'estate una nuova "cittadella dello sport" presso Piazzale della Gioventù!
Condividiamo il comunicato pubblicato sul sito del Comune di Budrio e le dichiarazioni della Sindaca Badiali.
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Procedono i lavori legati alla creazione di una vera e proprio “cittadella dello sport” a Budrio, presso il Piazzale della Gioventù.
I lavori - finanziati interamente dalle risorse assegnate dal PNRR, 5 milioni per lo sport a disposizione di tutti i budriesi - sono entrati nel vivo per riconsegnare agli utenti strutture innovative.
Sono quattro le strutture coinvolte nei restyling: la piscina comunale, il campo sportivo, il palazzetto dello sport e la costruzione ex-novo di una palestra in sostituzione dei fatiscenti “palloni del tennis” oramai in disuso da molti anni.
La piscina si presentava da diverso tempo in uno stato avanzato di degrado e si è quindi reso necessario un rinnovamento totale della struttura; i lavori stanno proseguendo senza indugio dopo l’approvazione della variante da parte del Ministero dell’Interno e per la prossima stagione estiva aprirà le porte agli utenti completamente rinnovata. Il nuovo progetto, approvato dal Ministero, prevede di raggiungere preordinatamene due obiettivi:
L’inclusione sociale: la piscina, grazie alla riorganizzazione delle vasche, sarà attrezzata per la fruizione delle persone con disabilità, per le persone ipovedenti (con la creazione di una mappa tattile) e per gli anziani (compreso per chi soffre di malattie neurodegenerative). Gli interventi riguarderanno non solo la vasca grande, ma anche l’area verde, con la piantumazione di erbe e piante aromatiche per sviluppare e far riemergere emozioni sensoriali, il percorso salute, accessibile soprattutto alle persone con disabilità e ipovedenti.
Il decoro urbano, con la rigenerazione dell’area interna a servizio dell’impianto natatorio e dell’area esterna. Verrà riqualificata l’area spogliatoi, ristrutturate le pavimentazioni esterne e il verde circostante. Inoltre vi sarà una complessiva rifunzionalizzazione degli impianti, anche allo scopo dell’efficientamento energetico.
Per quanto riguarda il Palamarani, procedono come da crono-programma i lavori di ampliamento della struttura finanziati dal PNRR e si concluderanno antro l’annualità correte; termineranno invece a fine gennaio i lavori di rifacimento della copertura, per questo specifico intervento di 350.000 € sono state messe a disposizione risorse del bilancio comunale, ma indispensabili dal momento che l’acqua filtrava all’interno della palestra.
I lavori dello Stadio Comunale P. Zucchini prevedono una riqualificazione totale della struttura che comprende l’adeguamento degli spazi delle attività di servizio e la sostituzione del manto erboso con uno in erba artificiale. I lavori hanno subito un rallentamento a causa del maltempo ma sono ripresi senza indugio e vedranno la conclusione tra pochi mesi. Entro la primavera il Mezzolara Calcio tornerà a giocare le partite casalinghe nel nuovo stadio.
Infine per ciò che concerne la nuova palestra in corrispondenza degli ex palloni del tennis, i lavori stanno proseguendo e abbiamo assistito alla demolizione dei palloni del tennis fonte di grande degrado urbano di tale area che sorge in prossimità delle scuole.
Il risultato che nei prossimi mesi si concretizzerà, sarà frutto dell’intervento dell’attuale giunta guidata da Debora Badiali che ha completamente rivoluzionato i progetti ereditati dalla precedente amministrazione, la Sindaca segue con ottimismo l’avanzamento dei lavori:
“Era prima di tutto necessario garantire la sostenibilità economica nel tempo dei progetti e fondamentale realizzarli nel rispetto dei finanziamenti ricevuti, per questo siamo intervenuti drasticamente per vincere questa sfida del PNRR: il progetto della piscina è stato completamente rivisto - la sua gestione non sarebbe stata sostenibile da nessun punto di vista - inoltre, il tendone di plastica a copertura della piscina ipotizzato inizialmente non avrebbe consentito l’accesso ad alcune fasce di persone che meritano ben altra attenzione, come quelle con disabilità o difficoltà motorie. Il progetto della nuova palestra comunale è stato ripensato anche perché il finanziamento destinato si è rivelato decisamente insufficiente; il progetto di ampliamento del Palamarani è stato rivisto perché anche in questo caso il finanziamento destinato si è rivelato decisamente insufficiente; infine anche il progetto dello stadio è stato stravolto a causa della non fattibilità degli interventi previsti dall’idea originale.”
Sono passati 80 anni dalla morte dei sette fratelli Cervi
comunità
Sette fratelli come sette olmi,
alti robusti come una piantata.
I poeti non sanno i loro nomi,
si sono chiusi a doppia mandata:
sul loro cuore si ammucchia la polvere
e ci vanno i pulcini a razzolare.
[…]
Ma tu mio popolo, tu che la polvere
ti scuoti di dosso
per camminare leggero,
tu che nel cuore lasci entrare il vento
e non temi che sbattano le imposte,
piantali nel tuo cuore
i loro nomi come sette olmi :
Gelindo,
Antenore,
Aldo,
Ovidio,
Ferdinando,
Agostino,
Ettore .
Nessuno avrà un più bel libro di storia,
il tuo sangue sarà il loro poeta
dalle vive parole,
con te crescerà
la loro leggenda
come cresce una vigna d’Emilia
aggrappata ai suoi olmi
con i grappoli colmi
di sole.
Gianni Rodari
LE TAPPE
28 dicembre 1943: “Dopo un raccolto ne viene un altro, bisogna andare avanti”. (Alcide Cervi)
“Teste nuove” erano considerati i Cervi, nei dintorni; cioè gente che viene fuori ogni momento con qualche idea mai sentita. Come quella stalla modello, quell’abbeveratoio razionale, cose imparate sui libri: però la fattoria dei Cervi con tutte quelle idee nuove e tutte quelle schiene sempre al lavoro prosperava di bene in meglio, e l’allevamento di bestiame che misero su in pochi anni faceva invidia a tutti. […] Ecco i loro sette volti, magri, ostinati, forti: Gelindo, che già pare un uomo d’una generazione più anziana, e il taciturno Antenore, il più Intelligente di tutti mi dicono, e l’affilato volto di Aldo, il coraggioso militante, e l’industrioso Ferdinando. l’apicultore e lo svelto Agostino quello che sbrigava tutte le pratiche annonarie della famiglia e Ovidio, il più allegro di tutti, e Ettore, ancora ragazzo. […] Scrivete questo, dice Alcide Cervi, “dire uno era come dire sette e dire sette era come dire uno”.
Così Italo Calvino su “l’Unità” il 28 dicembre 1953.
Nove erano i figli di Alcide Cervi e di Genoeffa Cocconi: 7 fratelli e due sorelle, Rina e Diomira, che, come da tradizione, al matrimonio lasciarono la casa paterna. Poi nella grande casa entrarono le mogli e la compagna di 4 dei fratelli, e la famiglia si arricchì di 10 bambini e bambine ed uno era in arrivo nel 1943.
Genoeffa era la resdòra, la reggitrice, una donna forte ed attiva, figura fondamentale per la famiglia e per i figli ai quali aveva insegnato l’importanza della cultura, della curiosità e il piacere della lettura.
La vita della famiglia Cervi si intrecciava, inevitabilmente con la storia del nostro Paese.
25 luglio 1943
“Il 25 luglio eravamo sui campi e non avevamo sentito la radio. Vengono degli amici e ci dicono che il fascismo è caduto, che Mussolini è in galera. È festa per tutti. […] Papà – dice Aldo- offriamo una pastasciutta a tutto il paese. […] Facciamo vari quintali di pastasciutta insieme alle altre famiglie. Le donne si mobilitano nelle case intorno alle caldaie, c’è un grande assaggiare la cottura, e il bollore suonava come una sinfonia. Ho sentito tanti discorsi sulla fine del fascismo ma la più bella parlata è stata quella della pastasciutta in bollore. Guardavo i miei ragazzi che saltavano e baciavano le putele e dicevo: – Beati loro, sono giovani e vivranno in democrazia.
Alcide Cervi ricordava in questo modo la prima “pastasciutta antifascista”, nata per festeggiare la caduta del regime fascista e per esprimere la speranza di una pace immediata.
Come è ben noto le vicende si svolsero in modo ben lontano da quello sperato: la guerra continuò, l’8 settembre 1943 l’Italia rese noto l’armistizio firmato qualche giorno prima a Cassibile e Benito Mussolini confermò la sua stretta vicinanza ed alleanza con il regime nazista fondando la Repubblica sociale.
Iniziarono i primi atti di Resistenza e casa Cervi, sul podere dei Campirossi, tra Campegine e Gattatico, divenne un rifugio per i soldati che fuggivano dai diversi fronti e per i partigiani. I fratelli Cervi alla fine del settembre 1943 salirono sull’Appennino reggiano dove fecero le prime azioni militari, disarmando il presidio fascista di Toano (25 ottobre), poi rientrano in pianura, dove compiono un’altra azione di disarmo al presidio di S. Martino in Rio (6 novembre). (https://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/POLIGONO%20DI%20TIRO,%20REGGIO%20EMILIA,%2028.12.1943.pdf)
25 novembre 1943
Un plotone di militi della Guardia Nazionale Repubblica circondò l’abitazione dei Cervi, dopo una breve resistenza dall’interno della casa, i fascisti appiccarono il fuoco a stalla e fienile mettendo in pericolo anche le donne e i bambini. Gli assediati decisero di arrendersi e furono arrestati i sette fratelli, il padre Alcide, Quarto Camurri di Guastalla e gli altri uomini ospitati in casa.
28 dicembre 1943
Il 27 dicembre venne ucciso il segretario comunale di Bagnolo in Piano (RE), Davide Onfiani: i fascisti decisero di compiere una vendetta e il giorno successivo al Poligono di Tiro di Reggio Emilia furono fucilati i sette fratelli e Quarto Camurri. Le loro salme furono tumulate di nascosto.
Alcide rimase in carcere sino al 7 gennaio 1944 ignorando la sorte dei figli.
Con la moglie, le quattro nuore e dieci nipotini riprese a lavorare per ricostruire la casa e condurre la terra.
Il 10 di ottobre 1944 i fascisti tornarono e distrussero quel che i Cervi avevano ricostruito.
Il 14 novembre 1944 Genoeffa morì a 68 anni stroncata dal dolore.
Solo nell’ottobre 1945 fu possibile dare degna sepoltura alle salme dei sette fratelli
Il 7 gennaio 1947 il presidente della Repubblica Enrico De Nicola consegnò ad Alcide Cervi sette Medaglie d’argento al valore militare.
LA MEMORIA
Alcide divenne la memoria dei suoi figli, affiancato poi dai nipoti: erano in molti ad andare a Campegine, accolti a casa Cervi, per ascoltarlo: Gassman racconta i fratelli Cervi, 1963
https://www.raiplay.it/programmi/gassmanraccontaifratellicervi
La vicenda dei Sette fratelli è stata per molti versi emblematica: il 7 luglio 1960, nel corso di una manifestazione indetta a Reggio Emilia per protestare contro il governo Tambroni, furono uccisi cinque lavoratori e l’anno successivo Fausto Amodei scrissee una canzone in cui si legano questi caduti alla memoria dei fratelli Cervi: “Sangue del nostro sangue nervi dei nostri nervi /Come fu quello dei Fratelli Cervi”.
Un altro momento decisivo nella costruzione della memoria dei Cervi è l’uscita, nel 1968, del film di Gianni Puccini I sette fratelli Cervi, https://www.youtube.com/watch?v=ztLR6n2Vzm8.
Ora casa Cervi è un luogo di memoria, di conoscenza e impegno. (https://www.istitutocervi.it/istituto-alcide-cervi/)
Per saperne di più
- https://www.istitutocervi.it/istituto-alcide-cervi/la-nostra-storia/
- https://museonazionaleresistenza.it/story/dalla-storia-alla-memoria-i-fratelli-cervi/
- I miei sette padri (Documentario, regia di Liviana Davì, 55′, 2023) https://youtu.be/d9fJzqkoZ44?si=jcZem40euVqOjtBW
- Alcide Cervi, I miei sette figli, (a cura di Renato Nicolai), Editori Riuniti, Roma 1955;
- Margherita Agoleti Cervi, Non c’era tempo per piangere, CGIL 1994;
- Laura Artioli, Con gli occhi di una bambina. Maria Cervi, memoria pubblica della famiglia, Viella, Roma, 2020.