Ecco il testo integrale dell’intervento della capogruppo di Apriti Budrio Daniela Donati, nel Consiglio comunale del 20 aprile 2023, sul tema del Bilancio di previsione 2023.
Voglio ringraziare i settori bilancio e programmazione e tutti gli altri settori, per la stesura del bilancio di previsione 2023 (e anche per la presentazione e la spiegazione in commissione). Il previsionale, questo anno, ha nei tempi coinciso con il Rendiconto dello scorso esercizio, cioè per l’anno 2022.
Siamo in uno dei momenti più importanti dell’anno, quello dell’approvazione del bilancio previsionale, bilancio che deve rispondere non solo alle leggi contabili, ma anche a dei principi che una amministrazione deve avere come la destinazione efficiente delle risorse economiche, la migliore organizzazione delle persone, lo sviluppo e l’integrazione delle politiche comunali, le garanzie di sostegno alle famiglie e alle imprese con i servizi e le tariffe.
Dicevo passaggio fondamentale, frutto quindi di scelte politiche oltre che economiche, che manifesta la visione e contiene le azioni per il nostro paese, sia per la tenuta economica ma anche per l’innovazione.
Un bilancio che ha richiesto impegno e attenzione, non dimentichiamoci che quando parliamo di bilancio parliamo di donne e uomini, bambini, ragazzi, associazioni culturali e sportive, imprese verso cui dobbiamo costruire risposte non solo per l’oggi, ma anche per il futuro che deve essere sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale.
E’ un bilancio solido dal punto di vista economico e coraggioso nelle politiche e nelle scelte di fondo con numeri importanti per un paese come il nostro, 26 milioni di euro per la nostra comunità con tutto quello che rappresenta i servizi, l’ambiente e la crescita.
Ci sono 10,600 milioni di investimenti (di cui 7,6milioni da finanziamenti esterni) nella nuova programmazione, numeri grandi che non colgono alcuni dettagli importanti. Lo Stato dal 2020, destina 90mila euro a pioggia per l’efficientamento energetico: in questo anno si è scelto di fare un intervento sul nido Biavati con tettoia, pannelli fotovoltaici e raffrescamento: una scelta precisa, quella di occuparsi del benessere dell’infanzia, a partire da luoghi di vita dei bambini e del personale.
Sono 775mila euro gli investimenti diretti per opere legati alla viabilità, per strade, marciapiedi, piste ciclabili, in 5 anni sulle asfaltature si è fatto pochissimo, sull’eliminazione di barriere architettoniche nulla, così come sui marciapiedi. Inoltre, nessuna innovazione sull’ambiente con interventi di efficientamento energetico. Ora si cambia direzione in modo netto.
Importanti anche gli investimenti con 245mila su scuole e nidi per interventi indispensabili come quello per le scuole Menarini. Spesso, nelle scuole, ci si trova a intervenire su problemi che sono segnalati dal personale e dai genitori da anni e che non sono quasi mai stati affrontati.
Questo dà la misura dell’approccio ai problemi di questa amministrazione. Riconoscere i problemi, farsene carico, fare delle scelte. Ma prima e sullo sfondo c’è l’impegno per una programmazione di medio periodo. Programmazione, quindi, non solo azioni contingenti o imposte dall’urgenza.
Questo avviene in un momento di grande instabilità sociale ed economica generata dalla guerra in corso in Ucraina, che ha comportato un impatto negativo su più fronti: l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, l’inflazione alle stelle che sta mettendo in difficoltà le famiglie e le imprese. Questo determina per gli enti locali uno sforzo importante per tutelare le famiglie, soprattutto le più fragili. Tutti i comuni sono colpiti dall’aumento dei costi energetici: la gestione di strutture e servizi, tutto richiede energia e ha costi più alti. Sono insufficienti le coperture garantite dal governo nazionale, ma i comuni fanno fronte con risorse proprie.
Certo, da pochi anni siamo in un contesto molto diverso da quello precedente fatto di “tetti di spesa”, tagli continui, un patto di stabilità interno che era una tagliola che bloccava investimenti e interventi sociali. Ma il Bilancio 2023 ha comunque richiesto impegno e attenzione, per garantire i servizi senza aumentare la pressione fiscale e quella tariffaria, in primis quelle legate alle famiglie. E questo è un dato importante, una decisione non scontata. E insieme la copertura stimata a 950mila euro per gli aumenti di costi energetici. Sull’aumento dei costi di beni e servizi, il comune ha quindi fatto la scelta di non scaricare i costi su famiglie e imprese.
Questo è il un altro dato positivo che va sottolineato.
Scorrendo i capitoli di spesa, si ha un’idea dei temi importanti su cui il comune interviene:
Il 35% della spesa corrente sarà per servizi scolastici e sociale. I servizi scolastici e per l’infanzia (asilo nido, trasporto, mense, il fondo studenti con disabilità) è un capitolo che contiene servizi a protezione delle famiglie: sono il nostro investimento sul futuro.
Grazie ai fondi della regione Emilia-Romagna, da un lato, e i fondi del comune dall’altro è stata confermata l’offerta degli asili nido. Le domande per il 2023 sono in linea con gli anni passati, si investe nella funzione educativa della prima infanzia, calmierando i prezzi per le famiglie con reddito medio basso proprio grazie alle risorse regionali.
Questo in un contesto nazionale dove il governo taglia i fondi per la fascia 0-6 da 309milioni di euro a 288milioni.
Il fondo per la disabilità nel 2023 sarà di 610 mila euro, 90mila in più rispetto al 2022, a conferma della volontà di questa amministrazione di tutelare e sostenere tutti i bambini e ragazzi in condizione di svantaggio.
Si confermano le spese sul servizio sociale, servizio disabili, assistenza domiciliare, coperti in parte dal distretto per alcune competenze.
Quando si parla del sociale dobbiamo tener presente che si parla di un insieme di offerte e servizi che vanno sempre considerati integrati fra loro, con una organizzazione trasversale che consenta la globalità degli interventi sulla complessità espresse. Attenzione alla salvaguardia delle risorse, ma attenzione anche a tutto il sistema del welfare di comunità che è la capacità di una comunità di attivarsi per le fragilità, dal comune, al terzo settore, il volontariato per un’azione di individuazione delle fragilità e dei bisogno, che è un passaggio fondamentale prima di mettere in campo le azioni. Spesso si prendono in considerazione le questioni ambito per ambito, ma occorre invece l’attenzione all’efficienza del sistema e alla sua capacità di dare risposte complesse a bisogni che sono sempre più sfaccettati e diversificati.
L’intervento del comune dovrà quindi essere sempre più indirizzato a ridurre le distanze e le diverse opportunità di accesso, aiutare chi è in difficoltà e, insieme a questo, rafforzare la rete di comunità, lo stare insieme, la socialità, lo sport per tutti in un contesto educativo e di regole, la cultura fruibile sempre più da tutti.
Fin qui la sostanza. Infine, la forma. È importante l’impegno del comune nel presentare in modo chiaro e comprensibile il bilancio di previsione, il primo di questo nuovo mandato di cambiamento. Abbiamo visto slide di sintesi molto comprensibili, cioè finalmente uno sforzo di trasparenza e chiarezza dopo anni in cui le presentazioni del bilancio erano solo recriminazioni verso altri enti, accuse rivolte al passato, con una deresponsabilizzazione di fondo che non fa onore al ruolo di guida di un comune né alla funzione che svolgiamo in questo luogo.
Un quadro oggi ribaltato che ci vede sostenere con fiducia questa Giunta, i progetti che insieme stiamo mettendo in campo, il presidio delle questioni e le soluzioni che si stanno proponendo.