Bilancio previsionale 2020 di Budrio. La nostra analisi
Mercoledì 15 aprile l’amministrazione di Budrio ha convocato il Consiglio Comunale per far approvare il documento unico di programmazione (DUP) e il bilancio previsionale 2020.
Di norma la data ultimissima per approvare questi atti è fine marzo, ma vista l’emergenza coronavirus, il governo ha prorogato questo termine, fissandolo per luglio. Noi siamo stati chiamati a votare ieri, con documenti passati dalla Giunta prima della pandemia e che verranno modificati successivamente. Non sappiamo come e quando, ma è evidente che non saranno “in meglio” per Budrio, visto il contesto economico, sociale e culturale nel quale saranno calati. Essendo stati chiamati però a votare ieri sera, su un bilancio di previsione fatto tra dicembre e gennaio – che sarebbe stato “la volontà della maggioranza” se non ci fosse stato il Coronavirus – abbiamo comunque espresso il nostro parere in merito, come sempre argomentando. Trovate il discorso qui sotto.
Viviamo in un periodo in cui il Coronavirus sta provocando stravolgimenti a quello che era l’ordinario procedere delle nostre vite. Non fa eccezione la vita dell’Ente, tanto è vero che oggi ci ritroviamo a discutere di un bilancio previsionale con la consapevolezza che i numeri che oggi abbiamo di fronte cambieranno. Anzi: molti di questi numeri sono, di fatto, già cambiati. Intervenire puntualmente su questo ordine del giorno sarebbe quasi inutile, ma approfitteremo del fatto che questo bilancio fu approvato dalla Giunta prima dello scoppio dell’emergenza e quindi lo valuteremo per quello che sarebbe stato, vale a dire per quel previsionale che la Giunta aveva già deciso di presentare se il virus non fosse mai arrivato in Italia.
Rispetto all’assestato 2019, questo previsionale presenta circa 583mila euro di entrate in meno. Un calo dovuto sostanzialmente al minor recupero di tasse evase, che dopo avere registrato nel 2019 recuperi per 1.780.000 euro, per il 2020 viene stimato in 630mila euro. Parte del calo sarà compensato, per circa 340mila euro, dalla piena contabilizzazione dell’addizionale Irpef, ma come sappiamo l’equilibrio di parte corrente è previsto essere garantito attraverso l’utilizzo di 404mila euro di entrate in conto capitale per oneri di urbanizzazione.
Sul fronte delle entrate extratributarie, in attesa di capire quali scostamenti si andranno a rilevare nella prossima variazione di bilancio, questo previsionale presenta un quadro di sostanziale invarianza rispetto all’assestato 2019, con un leggero calo dovuto più che altro ai 60mila euro di dividendi Hera che il Comune, da quest’anno, non incassa più.
Molto ampio, invece, lo scostamento rispetto al previsionale 2019 delle entrate per sanzioni e multe, che da 382mila euro scendono a 157mila, e questo malgrado le nuove assunzioni previste. Appare sempre più evidente che i presupposti economici sui quali si basò la scelta di riportare a Budrio la PM si sono rivelati sbagliati, e che a pagarne il conto sono stati i budriesi.
Infine le entrate in conto capitale, che aumentano per un milione e mezzo di euro, più che altro grazie a 800mila euro derivanti dalla vendita di patrimonio pubblico e da 500.000 euro derivanti dall’accensione di un mutuo quindicennale.
Sul fronte delle spese correnti alcune previsioni ci lasciano piuttosto perplessi: ci auguriamo che il sopravvenuto stato di emergenza e le particolari contingenze spingano l’amministrazione a rivedere l’entità di alcuni capitoli di spesa, perché se è vero che in tempi normali certe scelte possono risentire di particolari convinzioni, è anche vero che nell’attuale contesto occorre avere ben chiare quali siano le cose indispensabili, quali quelle necessarie e quali quelle utili, per poi distribuire le risorse proprio sulla base di questa scala di priorità.
Un cenno, poi, sulle spese per investimenti: per l’anno 2020 sono pianificati 7,6 mln di investimenti. Esaminando la provenienza dei fondi necessari per la realizzazione di questi investimenti notiamo che:
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5.080.000 euro sono stati reperiti dall’amministrazione precedente attraverso il bando periferie e le pratiche istruite per gli eventi sismici del 2012
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800.000 euro derivano dalla vendita di patrimonio pubblico
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500.000 euro derivano da nuovo indebitamento
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300.000 euro derivano dalla escussione di una fidejussione stipulata dall’amministrazione precedente per il comparto Creti Martella
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100.000 euro derivano da contributi a pioggia prorogati dal Governo anche per il 2020
Questo elenco per dire una cosa molto semplice visto che sono usciti due articoli in merito sul Carlino di Bologna proprio lo scorso weekend:
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il sindaco potrà anche far pubblicare un articolo al mese sui lavori del bando periferie, cercando di sovrapporre la sua faccia al fatto che i fondi furono reperiti da altri, ma visto che non lo fa lui, ci penserà Budrio Più a ricordare ai cittadini chi ha portato a Budrio quei soldi e quale fosse il giudizio dell’allora consigliere Mazzanti su quel progetto.
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Per quanto riguarda i, Teatro, per quanto sia molto importante il lavoro e l’interesse del Comitato, a livello economico, i lavori di messa a norma, ad oggi, saranno pagati quasi interamente dai cittadini: alcuni spontaneamente, attraverso i 70mila euro di versamenti arrivati sull’Art Bonus, altri, attraverso le rate di un mutuo da 500mila euro che pagheranno per i prossimi 15 anni. Poi c’ è qualche risorsa già utilizzata, sempre dell’Ente. Poi ci sono i fondi raccolti dal comitato, la cui entità non è nota al Consiglio Comunale.
Mi avvio a concludere. Da questo bilancio possiamo comunque trarre alcune conclusioni, alla luce del fatto che fu redatto prima della problematica Coronavirus.
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Nel bilancio dell’Ente esiste uno squilibrio strutturale in parte corrente, che contrasta con i principi di sana gestione finanziaria e che è dato dal finanziamento di spese correnti ordinarie mediante entrate straordinarie e non ripetitive che, per la loro stessa natura, non presentano garanzia di potersi ripetere negli esercizi successivi.
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Non si intravede nemmeno lontanamente la possibilità di abolire il canone sui passi carrai. Una battuta per far capire quanto il programma con cui questa amministrazione si è presentata alle elezioni fosse poco rispondente alla realtà.
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Il sindaco non vuole proprio mettersi in testa che incrementare di 120mila euro le spese per la PM lasciando le previsioni di entrate per multe sostanzialmente invariate rispetto all’assestato 2019 significa non voler trarre insegnamento dal recente passato.
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Il sindaco ricorrerà a nuovo indebitamento, e non ci sarebbe nulla di male se non fosse che negli ultimi 8 anni non ha mai perso occasione per scagliarsi contro il livello del debito comunale.
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Un’ultima conclusione riguarda un’affermazione del sindaco, quando il 21 Febbraio 2017 scrisse: “La mia idea di confronto. Per cinque anni non siamo mai stati coinvolti minimamente nella costruzione del bilancio, che riguarda la vita di tutti i budriesi. Si è sempre solo fatta una commissione una settimana prima del voto, dove ci viene illustrato e poi si vota a maggioranza, senza di fatto poter intervenire. Il vero confronto lo faremo il prossimo anno, se sarò eletto, facendo prima le commissioni per costruire insieme, maggioranza e opposizione, il bilancio. Il resto sono chiacchiere“.
Ecco: oggi siamo al terzo bilancio previsionale del suo mandato, e per la terza volta il sindaco il bilancio se lo è costruito da solo.
Condividiamo la considerazione fatta dalla consigliera Serra durante il suo intervento in Consiglio Comunale: i bilanci vanno resi accessibili ai cittadini, vanno presentati con parole semplici per capire dove si vuole andare.
Pur apprezzando il grande lavoro degli uffici e dell’assessore competente, constatiamo che anche per quest’anno, il bilancio è stato semplicemente inviato ai consiglieri, un gran bel malloppo di fogli, senza nessuna indicazione politica sul senso strategico da parte di questa amministrazione. Un approfondimento utile invece per consiglieri e cittadini. Ci siamo perfino riuniti in streaming da remoto, non è certo il coronavirus che ha impedito questo momento di partecipazione, trasparenza e chiarezza con i cittadini.