BUDRIO MERITA (di) PIÙ: risposte, attenzioni, responsabilità e progetti per il futuro
BUDRIO MERITA (di) PIÙ: risposte, attenzioni, responsabilità e progetti per il futuro.
Articolo a cura del gruppo Budrio Più per il notiziario comunale di ottobre 2020
Chi era con lui conferma: Mazzanti ha mentito sul Teatro
Chi era con lui conferma: Mazzanti ha mentito sul Teatro
Con un post su facebook il consigliere Todeschini (uscito un anno fa dal gruppo di maggioranza, oggi componente del gruppo misto) ha finalmente detto quello che noi – e molte persone che lavorano in enti pubblici e hanno avuto a che fare con il Comune di Budrio – sanno e hanno sempre sostenuto: il sindaco Mazzanti conosceva perfettamente le condizioni di agibilità e sicurezza del Teatro Consorziale di Budrio fin dal suo insediamento e ha imbastito un pessimo teatrino un anno e mezzo dopo.
Scrive Todeschini sul suo profilo facebook:
Sono depositario di una spassosa aneddotica sul sindaco e penso sia giunto il momento propizio per attingere a tale repertorio, perché ritengo cosa buona e giusta fornire una risposta adeguata ad alcune suggestioni perpetrate con ingannevolezza e cinismo ai danni di una comunità troppo spesso distratta o superficiale. L’episodio che voglio ricordare oggi é la commedia pirandelliana da lui messa in scena per fare credere ai budriesi che egli non sapeva dell’inagibilità del teatro, quando invece la cosa gli era nota sin dall’estate 2017. Una pantomima che molti cittadini assorbirono, credendo nella sua buona fede, oltretutto ergendolo a paladino della sicurezza. La realtà era diversa, perché pur sapendo della mancanza della certificazione antincendio sin da Luglio 2017, il sindaco aveva già consentito che si svolgessero le stagioni teatrali 2017/2018 e 2018/2019. In poche parole: la decisione di chiudere il teatro non fu presa, come si volle far credere, per aver appreso che i locali non erano a norma ( cosa che invece era già nota ) bensì perché due funzionari del settore competente chiesero di essere sollevati da qualsiasi responsabilità al riguardo. Naturalmente ho le prove di quanto affermo, e sono pronto a querelare chiunque vorrà smentirmi.
Le motivazioni del sindaco per questa pantomima potrebbero essere molteplici, ma ci interessano poco.
Di sicuro, a questo punto, c’è che:
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nel 2017 il sindaco sapeva perfettamente del Teatro Consorziale
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nella primavera 2018 esce un bando regionale perfetto per fare dei lavori nel nostro teatro storico
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Budrio sceglie di non partecipare
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a dicembre 2018 con un’ordinanza improvvisa il sindaco lo chiude alla cittadinanza
Per rispetto nei confronti del ruolo che ricopre e dell’istituzione che rappresenta, evitiamo di riportare e ricordare i commenti e a questo punto le bugie scritte nero su bianco dal sindaco stesso su facebook e sui giornali.
Che qualcosa, nel racconto di Mazzanti non tornasse l’abbiamo capito subito: sarebbe stato davvero grave che un sindaco per più di un anno non si fosse interessato alle condizioni di uno dei luoghi più storici e belli del nostro paese. Ma i “giri di frittata” – di cui lui è luminare – imbastiti nei mesi successivi sul tema sono davvero incredibili, con mille scuse e inutili giustificazioni, tra i tempi, i soldi che quelli di prima avevano accantonato per lo studio del progetto e mille altri tentativi di arrampicarsi sugli specchi.
Quale obiettivo aveva il sindaco per mentire in questo modo ai cittadini?
Non lo sappiamo. Pensiamo però che sia l’ennesima prova di una persona interessata solo a gettare fango su “quelli di prima”, senza passione né voglia di fare qualcosa di buono per il paese. Non si spiegherebbe la non partecipazione al bando, così come la sfilza di bugie dette sul teatro, come su numerosi altri temi come spesso abbiamo documentato.
Il post del Consigliere Todeschini, oltre all’importante aneddoto sul Teatro, è utile anche perché evidenzia tutti i vuoti e la strumentalità dell’azione amministrativa del sindaco. Sono cose a noi più che note, pensiamo sia importante in questo caso proprio perché a dirlo è chi lo ha sostenuto.
Continua infatti:
Scrivo queste cose perché mi piacerebbe fosse evidente a tutti come, nella sua azione amministrativa, il sindaco si ispiri al “ governare è far credere “ di machiavelliana memoria : far credere che non sapeva nulla del teatro, far credere che non ci sono soldi, far credere di essere un “risanatore”, far credere ogni giorno qualcosa che possa essere utile per salvare la faccia.
(…) Come il sindaco sia riuscito a perdere così tanta fiducia (anche la mia) nel breve volgere di un mezzo mandato penso sia cosa nota: sentendosi direttamente investito dall’elettorato, ha perseguito politiche personaliste pro domo sua e della sua tribù, ponendosi spesso al di fuori e al di là del ruolo di rappresentante di tutti i cittadini, talvolta ignorando o indebolendo le prerogative del Consiglio comunale. Ha puntato tutte le sue armi sul passato e sui suoi predecessori, cercando di indignare ed aizzare i cittadini, anche scadendo nella politica contro la persona. In buona sostanza, credo abbia degradato al cubo non solo il decoro urbano (basta guardarsi intorno) ma anche il contesto politico e il patrimonio sociale, invisibile ma basilare, che regge la comunità e la distingue da una massa.
Sul civismo qualche giorno fa Giulio Pierini sul suo sito ha pubblicato un articolo dal titolo piuttosto eloquente “Si fa presto a dire civismo. Ma poi?” dove scrive: Quando ci appelliamo al civismo a quale esperienze ci rivolgiamo, quale profilo di civismo (tra i tanti) vogliamo promuovere?
Evocare il civismo tout court rischia di essere solo un diversivo “tattico”, soprattutto se non c’è una lettura della società, delle disuguaglianze tra classi e tra i diversi territori metropolitani, se non c’è un progetto per la città che dica concretamente dove si vuole andare di fronte alla crisi climatica, all’invecchiamento, al tema della sicurezza, ai bisogni e alle aspettative dei giovani.
A Budrio lo sappiamo bene cosa significa. Zero progettualità, zero assunzione di responsabilità.
Ne abbiamo parlato più volte su questo sito e purtroppo, temo, continueremo a farlo ancora per un po’.
C’è stata anche la chimera che con un briciolo di (h)onestà e un poco di buon senso si sarebbe potuto amministrare bene un Comune di diciottomila abitanti e liquidare i predecessori come origine di ogni male e di ogni iniquità – scrive il consigliere Todeschini – Anch’io avevo subito quella fascinazione e creduto allo slogan “voltare pagina” ma poi, nel giro di un anno o poco più, ho dovuto constatare che colui che avrebbe dovuto incarnare il ruolo del leader é più che altro un uomo frivolo, in continuo flirt col suo narcisismo ed eternamente convinto di dire cose intelligenti, anche quando propina ai suoi interlocutori menzogne e asinerie. Un “leader” che lanciava proclami sulle cose da fare, con analisi approssimative e immancabilmente condite con la martellante invettiva verso gli avversari politici, per mezzo di allusioni maliziose e affermazioni mendaci tese ad eccitare animi già rancorosi. E’ un’esperienza che andrebbe vissuta sulla propria pelle, proprio come è capitato a me: ore ed ore ad ascoltare monologhi portati avanti con parlata lenta, strisciante e monocorde che ti si avvinghia intorno al corpo come un’edera rampicante e ti intontisce i sensi.
Come tanti budriesi, anche noi non ci siamo fatti intontire dalle bugie e dall’inerzia di Mazzanti. Al contrario, lavoriamo perché questa esperienza fallimentare finisca e Budrio possa tornare ad avere il ruolo che ha sempre avuto.
Debora Badiali
capogruppo Budrio Più
Il grande interesse di Mazzanti per il Magazzino Sementi esce solo sul giornale
Il grande interesse di Mazzanti per il Magazzino Sementi esce solo sul giornale
Maurizio Mazzanti ha ricevuto in dote dall’amministrazione precedente (noi) una enorme mole di risorse (già ottenute) per realizzare opere già progettate (sempre da noi, ne parlavamo qui).
Per citarne alcune: i fondi ottenuti per il tetto della scuola di Mezzolara, gli 812.000 euro per i lavori a Villa Rusconi, i 168.000 euro per il miglioramento sismico della Torre dell’orologio del Palazzo comunale, il completamento della pista ciclopedonale verso Cento. E poi i 6 milioni di euro per il recupero del Magazzino delle Sementi e il miglioramento della viabilità circostante (e sempre sullo stesso tema, altri fondi ancora per il laboratorio partecipato per raccogliere idee sul futuro dello stabile). Soldi e progetti ottenuti e realizzati da “quelli di prima”, anche se il sindaco, sempre pronto ad attribuire colpe, in questi casi si dimentica di dirlo. Ma lo capiamo.
Oggi ci concentriamo sul Magazzino delle Sementi.
Il cantiere è stato aperto nel novembre 2019. Oltre a una rapida notizia sul sito dell’Ente, data in quei giorni per informarci dell’inizio del cantiere, il sindaco e il Comune di Budrio non hanno più dato nessuna comunicazione ai cittadini. Nessun incontro pubblico (il cantiere è partito prima del Covid), nessuna pagina dedicata sul sito del Comune di Budrio in cui venisse presentato il progetto, messa a disposizione in maniera trasparente dei cittadini. Questo è quello che accade oggi se si digita “Magazzino Sementi” negli strumenti di ricerca del sito del Comune di Budrio
Non diciamo che all’interno del sito non esista nessun articolo o contenuto sul Magazzino delle Sementi. Sicuramente un utente, quindi un cittadino, non è messo nelle condizioni di trovare informazioni di base. E anche in questo caso, la responsabilità è politica.
Abbiamo interrogato il sindaco, nel corso del Consiglio Comunale del 14 settembre 2020 (clicca qui per leggere la nostra interrogazione) per avere da lui un briciolo di risposte e di informazioni sul grande tema Magazzino Sementi, ovviamente condivideremo qui la risposta, non appena ci verrà fornita.
Il rapporto tra Maurizio Mazzanti e il progetto Magazzino Sementi non nasce benissimo. Ripercorriamo ora alcuni commenti dell’attuale sindaco quando era all’opposizione.
Poi è diventato sindaco e in uno dei suoi primi messaggi (ok, post su facebook) dichiara che deve occuparsi del Magazzino delle Sementi, ma senza grande entusiasmo (e sì, è davvero una citazione testuale).
In questi 3 anni non è mai stata fatta un’assemblea pubblica, mai un articolo di approfondimento su organi comunali, mai un post dedicato (eppure il sindaco su facebook è bello attivo).
Ciclicamente però accade una cosa strana. Due o tre volte all’anno esce un articolo sul Resto del Carlino, il cui testo è sempre abbastanza uguale, in cui il sindaco Mazzanti ci presenta – ovviamente senza contraddittorio – il grande lavoro del Magazzino delle Sementi.
Ad esempio, oggi, 24 settembre esce così
così invece l’11 aprile 2020
questo invece l’articolo del 24 ottobre 2019
Non sembra anche a voi che da più di un anno stia dicendo sempre le stesse cose e le stia dicendo “da solo” al Carlino? Stiamo parlando della stessa persona che nel 2017, appena ottenuti 6 milioni di euro dalla giunta Pierini si sperticava in analisi sull’inutilità e sullo spreco di denaro pubblico, visto che non si aveva idea di cosa farci dentro.
Passano gli anni e vuoi che 6 milioni di euro non sono brustolini, vuoi che è uno dei pochi cantieri sul territorio, non ci meraviglia affatto che Mazzanti sprema l’argomento come fosse un limone, nella sua affannosa e costante ricerca di un qualche tipo di visibilità. Ma la trasparenza, la partecipazione dei cittadini e l’informazione (bellissime parole) richiederebbero una costanza, una passione e un’attenzione che purtroppo manca al sindaco e alla sua squadra.
Oggi, sul Resto del Carlino di oggi, Mazzanti ci informa che effettua di continuo sopralluoghi nel cantiere per verificare lo stato di avanzamento. Sarà vero ? In ogni caso, questo è il cantiere accanto alla stazione di Budrio, in questo stato ormai da mesi. Il video è stato fatto questa mattina, 24 settembre 2020, proprio mentre in edicola usciva l’articolo del sindaco sul Magazzino Sementi.
Ci auguriamo che il sindaco di Budrio prima o poi cambi il testo che fornisce al Carlino e aggiorni i cittadini seriamente su questo importante progetto.
La cura Mazzanti: 100 chili di rifiuti in più a cittadino
La cura Mazzanti: 100 chili di rifiuti in più a cittadino
Non sempre per vincere una sfida si deve fare un punteggio alto, superare un limite: nel caso dei rifiuti, si vince se si riduce il loro quantitativo.
La bella estate
La bella estate
Inizialmente pensavo di fare un video per raccontare tutte le emozioni di questa estate budriese, ma non l’ho organizzata da sola e onestamente – pur sapendo che ormai mediaticamente funziona così – non mi andava di concentrare l’attenzione sulla mia faccia, visto che siamo stati in tantissimi ad averci lavorato.
Quindi ve lo scrivo tutto 🙂
Debora Badiali
Che l’estate 2020 sia stata strana ce lo siamo detti in tutte le salse possibili. La pandemia , il lockdown e le azioni di contenimento e contrasto al Covid-19 hanno cambiato profondamente il nostro modo di stare nel mondo.
In parte è vero, è innegabile. In parte ripenso all’estate, agli eventi che abbiamo organizzato in pochissimo tempo e con grande serietà come volontari qui a Budrio, alle opportunità che abbiamo colto, alle sinergie e alle novità.
LA FESTA DE L’UNITÀ
Il 2020 ci ha dato modo di ripensare ad alcuni appuntamenti ormai storici (penso alla Festa de l’Unità), decidendo di fare il possibile per tenerli, ma avendo la flessibilità mentale per provare di adattarli al contesto pandemico nel quale si sarebbero tenuti: una festa più piccola, in paese, con tortellini fatti a mano, in cucine certificate (questo da anni) e organizzando in modo certosino i turni per garantire la sicurezza dei volontari e di chi poi sarebbe venuto a mangiare al piazzale dell’ex lavatoio. Una festa più piccola, sicuramente più sottotono rispetto alla storica Festa de l’Unità di Mezzolara, nel bellissimo parco di Villa Rusconi. Una festa, quella all’ex lavatoio di Budrio, che però si è dimostrata perfetta: l’ho vista la gente – lo conosciamo tutti il modus operandi tipico del budriese medio che si affaccia in bici, pronto a partire, con quel classico mix di curiosità/titubanza/gossip da “sbaglieranno qualcosa” – venire a vedere come fosse gestita la festa e poi tornare serena e sicura anche nei giorni successivi.
Si è mangiato bene, in sicurezza, dando attenzione al tema ambientale scegliendo fornitori e materiali per eliminare il più possibile lo spreco di plastica, quando, a causa del Coronavirus, avremmo potuto far finta di niente. Si è dato anche un segnale di grande flessibilità: il partitone, fatto poi da volontari che nella vita di tutti i giorni fanno altro, è pronto a ripensare alcune formule per adattarsi ai tempi che corrono, pur continuando a considerare importanti alcuni momenti.
INTERE FRAZIONI
Il venir meno (per quest’anno) di una Festa de l’Unità di 21 giorni – senza contare il mese di montaggio prima e lo smontaggio poi – ha dato modo di concentrare testa e braccia all’organizzazione di altri appuntamenti. Budrio è le sue frazioni, diceva un programma elettorale che ancora mi rispecchia molto dal punto di vista dei progetti e delle necessità del territorio. Nasce così, dal desiderio di andare nelle frazioni e di organizzare un momento nuovo “Intere frazioni” fatto prima a Maddalena di Cazzano e poi a Prunaro. Serate molto semplici, realizzate anche grazie alla disponibilità dell’associazione Mulini a Vento e della Parrocchia di Prunaro.
La risposta è stata più che positiva.
Una cosa forse qui va detta: in questa estate molto particolare, ricca di agevolazioni “per fare cose”, gli unici non esentati dal pagamento del suolo pubblico eravamo noi “partiti politici”. E il suolo pubblico, badate bene, non è un costo irrisorio per mettere in piedi un evento. Anzi.
Le collaborazioni con alcune realtà del territorio, parrocchie e associazioni, ci hanno permesso di realizzare eventi in posti inediti ma anche di rendere questi appuntamenti sostenibili economicamente. Li ringrazio – penso a nome di tutti noi – per la fiducia e per la disponibilità.
L’ORA BLU
Dal mio punto di vista la manifestazione più bella e riuscita dell’estate. Una rassegna di 3 giorni, in un posto inedito – almeno per questi ultimi anni – l’Arena Sant’Agata.
Teatro, musica, danza. Una qualità altissima e un’atmosfera davvero suggestiva.
Abbiamo curato tutti gli eventi dell’estate in modo quasi maniacale, tra studio dei protocolli, comunicazione, attenzione ai dettagli di scena. Abbiamo anche sudato abbastanza e utilizzato quello che in gergo viene definito “olio di gomito” per sistemare l’Arena: tagliato l’erba (che arrivava oltre le ginocchia), raccolto rifiuti, cocci, vetri, pulito e lavato per terra, sanificato sedie..)
Lo ripeto di nuovo: tutto questo viene fatto da volontari.
Il successo dell’Ora Blu è stato straordinario, vedere le persone uscire soddisfatte a fine serata penso abbia ripagato di tutte le punture di zanzare prese nei pomeriggi di prove 🙂
In realtà la cosa che è emersa in modo netto è che è possibile fare spettacoli di qualità, coinvolgendo una comunità e creando belle esperienze. Luci, suoni, luoghi non sono elementi secondari alla resa di uno spettacolo, ma contribuiscono in modo decisivo all’esito della performance.
In questo caso abbiamo realizzato anche delle bellissime foto, ringrazio Andrea Badiali per il tempo, la pazienza e la qualità degli scatti.
Cantiere fermo da un anno: l'area della stazione di Budrio merita più cura
Cantiere fermo da un anno: l'area della stazione di Budrio merita più cura
Ecco come si presenta Budrio.
Ecco il biglietto da visita del nostro paese quando si arriva in Stazione.
Perché questo video?
Avevamo chiesto informazioni al Comune su questa area e pochi giorni fa ci è arrivata la risposta. Così siamo andati a verificare di persona.
In una parola: DEGRADO. Area verde non curata; rifiuti da bivacchi serali e notturni; un cantiere fermo da un anno (ben prima del Covid) con materiali e manufatti abbandonati e alla mercé di chiunque.
Ma leggiamo alcuni passaggi della risposta del Comune alla semplice domanda:
Quale accordo è stato stipulato dall’amministrazione per consentire al personale di vigilanza della Stazione di parcheggiare la propria auto tutto il giorno sul manto erboso?
RISPOSTA del Comune di Budrio: I veicoli utilizzati dalla vigilanza devono risultare sempre a “vista” e/o comunque nelle immediate vicinanze. Considerate le alte temperature e la mancanza di zone ombreggiate al fine di tutelare l’incolumità e la salute del personale di vigilanza, si è concesso l’utilizzo dell’area in quanto, oltre ad essere attualmente area di cantiere ed accantieramento per i lavori di riqualificazione, la stessa non è considerata come percorso pedonale. Ad ogni buon fine si riferisce che non sono stati arrecati danni e durante l’espletamento del servizio gli operatori hanno provveduto varie volte alla raccolta di bottiglie di vetro abbandonate.
Ammettiamo la nostra ignoranza:
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Non sapevamo che un viale aperto al pubblico e percorribile in lungo e in largo fosse considerato un cantiere. A noi non sembra un cantiere, anzi non lo è sicuramente.
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Non sapevamo che quando c’è un cantiere chi lavora come vigilante potesse parcheggiare l’auto nelle vicinanze, all’ombra, sull’erba, in un’area verde pubblica. Troviamo surreale che questo venga concesso in un luogo dove abbondano i parcheggi normali sull’asfalto, peraltro con una visibilità migliore dal luogo in cui viene svolto il servizio, cioè i binari della stazione.
Suggeriamo, infine, di verificare ciò che si scrive prima di redigere risposte formali ai consiglieri comunali. Segnaliamo, infatti, che i danni al manto erboso sono ben visibili e che l’area appare tutt’altro che pulita e libera dalle bottiglie abbandonate.
La vicenda dello spostamento dei seggi dalle scuola a Budrio spiegata bene
La vicenda dello spostamento dei seggi dalle scuola a Budrio spiegata bene
Ci chiediamo se è lo stesso sindaco in carica nell’autunno 2018 quando presentammo una mozione in Consiglio comunale (peraltro approvata dalla sua maggioranza) proprio sul tema “spostare i seggi elettorali dalle scuole” e ancora nel 2019 quando lo interrogammo sempre in Consiglio sulla situazione dei seggi elettorali (visto che ancora non erano stati spostati). Per entrambe alleghiamo i documenti a protocollo dell’Ente.
Qui la mozione presentata da noi e votata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Budrio a novembre 2018
A giugno 2019 abbiamo presentato un’interpellanza in Consiglio Comunale per chiedere al sindaco a che punto fossero i lavori.
Questa è stata la risposta:
Siamo esterrefatti: da quasi due anni Mazzanti avrebbe dovuto iniziare l’iter per lo spostamento dei seggi per liberare le scuole dalle ormai frequenti consultazioni elettorali.
Sappiamo che è possibile farlo perché a Budrio lo si è fatto con l’Amministrazione Pierini, pochi anni fa, quando furono spostati i seggi della frazione di Mezzolara dalle scuole al palazzetto dello sport.
Avrebbe dovuto fare questo iter, dunque, perché glielo imponeva una mozione del Consiglio comunale. In tre anni non ha mosso un dito. Ma non è finita qui: a giugno 2019, in vista delle elezioni regionali, in Consiglio comunale è stata presentata un’interrogazione per sapere cosa cosa stesse facendo su questo fronte. Mazzanti rispose che, sostanzialmente, non si poteva fare.
Ora, incredibilmente, dice di aver provato a spostare i seggi chiedendo un iter veloce. Gli viene risposto che va seguito l’iter normale e, come nel suo stile, dà la colpa al Viminale.
A Budrio siamo oltre il ridicolo. Questa amministrazione non si prende mai una responsabilità, anche quando sono evidenti le proprie mancanze. Mazzanti incolpa sempre qualcun altro, avvelenando i rapporti con le altre istituzioni e distruggendo la credibilità dell’ente che rappresenta tutti i cittadini.
Stremati dall'incompetenza - il cantiere alla scuola di Mezzolara
Stremati dall'incompetenza - il cantiere alla scuola di Mezzolara
Nel 2016 erano stati intercettati 375mila euro per la sicurezza sismica della scuola di Mezzolara. Si sapeva dall’inizio che i lavori si sarebbero dovuti fare in estate, in assenza dei bambini.
Un'Arena da favola. Rassegna di teatro per grandi e bambini
Un'Arena da favola. Rassegna di teatro per grandi e bambini
Un’Arena da favola è una rassegna dedicata ai bambini e alle famiglie, dopo il successo de L’ora blu che ha illuminato tre splendide serate di luglio, nella location gentilmente messa a disposizione dalla Parrocchia di San Lorenzo.
L’appuntamento è per giovedì 10, venerdì 11 e sabato 12 settembre ore 18 nella bellissima cornice dell’Arena Sant’Agata di Budrio (si accede da via Garibaldi, di fronte alla Biblioteca).
Purtroppo quest’anno, per la prima volta dopo molti anni, a Budrio e nel territorio della pianura non è stata realizzato il festival “Le mani parlanti”. La stessa stagione estiva del Comune non ha previsto appuntamenti dedicati ai bambini e alle loro famiglie. Per questo motivo, grazie alla fondamentale collaborazione di Vittorio Zanella e Rita Pasqualini (Teatrino dell’ES), proponiamo questa “tre giorni” di teatro per ragazzi, con compagnie che hanno alle spalle decenni di esperienza.
10, 11, 12 settembre 2020 ore 18:00
Arena Sant’Agata
(ingresso da via Garibaldi)
Contributo per lo spettacolo: 5 €
Abbonamento per i tre spettacoli: 12 €
La prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata: manda un messaggio whatsapp al 353 4056402 o contattaci per mail info@budriopiu.it
Budrio merita di più: il metà mandato
Budrio merita di più: il metà mandato
Per questi giorni avevamo programmato una campagna sul metà mandato amministrativo: il punto della situazione a Budrio dopo quasi 3 anni dall’inizio dell’attività della Giunta Mazzanti. Oltre un mese fa abbiamo prenotato le affissioni dei manifesti e preparato un libretto di 8 pagine con il bilancio (negativo, per noi e per moltissimi cittadini) di questo mandato che sarà nelle case nei prossimi giorni.
Per noi è un po’ come mettere un punto e andare a capo.Budrio e tutti noi dobbiamo pensare al futuro del nostro territorio e del nostro comune, sapendo che adesso c’è una battaglia da combattere, ognuno nei comportamenti quotidiani, per il contenimento del nuovo Coronavirus.
Guardiamo avanti. Lo faremo, come sempre, confrontandoci con tutti ma da adesso – ancor più di prima – raccogliendo idee, costruendo proposte e relazioni positive di comunità.