Ospedale: le parole di Lepore-Badiali e il volantino del centrosinistra
Riportiamo il testo del volantino del centrosinistra di Budrio
Siamo da sempre attenti al tema della salute e della sanità. Lo eravamo negli anni scorsi, lo siamo adesso, sapendo che se ne sta occupando la sindaca Debora Badiali, impegnata in incontri con gli enti competenti e spesso presente sul posto con gli stessi operatori.
In Italia mancano circa 5mila medici di Pronto soccorso. Questo mette a rischio la permanenza di intere strutture in tutto il Paese. Senza una nuova organizzazione, è l’intera rete di emergenza-urgenza a non reggere di fronte a questa carenza così grave.
Per questo motivo, auspichiamo che il confronto in corso tra le istituzioni per affrontare il tema tenga conto di alcune priorità:
- evitare che la mancanza di medici si abbatta sul 118, sui nodi principali della rete e sulla capacità di dare risposte alle urgenze e ai bisogni più gravi;
- difendere i servizi sanitari del territorio e i presidi ospedalieri a partire da quello di Budrio che, in questi anni, ha espresso un lavoro di qualità, caratterizzandosi peraltro per una grande capacità di risposta nell’ambito della chirurgia di media e bassa intensità, con migliaia di interventi ogni anno, così come nell’ambito della medicina interna e di lungodegenza che negli anni si sono consolidate positivamente
- organizzare i servizi in modo adeguato ai bisogni e alla reale capacità di risposta
Budrio: attività 24 ore su 24
Come hanno scritto i sindaci di Bologna e di Budrio Lepore e Badiali: “è in corso un confronto a livello metropolitano sull’organizzazione dell’emergenza-urgenza per rendere gli interventi e i servizi più appropriati e sostenibili. Questo percorso non ha ancora individuato scelte precise. In ogni caso, per quanto riguarda l’ospedale di Budrio, è comunque previsto il mantenimento di un’attività legata all’urgenza 24 ore su 24”.
No agli allarmi e alle strumentalizzazioni
La salute delle persone e la sanità sono temi troppo delicati per essere affrontati con superficialità o evocando chiusure e arretramenti. Contrastiamo, quindi, speculazioni e strumentalizzazioni, così come informazioni false che stanno circolando sulla chiusura dell’ospedale. Invitiamo tutti a impegnarsi per la valorizzazione del nostro ospedale e dei professionisti che ci lavorano e che sono impegnati nei servizi territoriali.