L'operazione turismo è un fallimento (costoso). E Mazzanti continua a fare confusione
Per come sono fatti i nostri paesi del territorio, i turisti arrivano se prima stanno bene le persone che ci vivono.
E quindi se ci sono occasioni, vitalità, luoghi aperti e si respira “bellezza” (equivale anche a pulizia e decoro urbano oltre all’atmosfera) e qualità della proposta.
Se parliamo di patrimonio culturale, il centro storico di Budrio ha ottime potenzialità su carta: Teatro, musei, Torri dell’Acqua solo per citarne alcuni.
La scelta di Mazzanti è stata quella di partire dalla fine: non investendo sul centro e aprendo un ufficio turistico con buona parte dei luoghi di cultura già chiusi prima della pandemia.
Si è scelto di dare 30.000€ (24.000 € di contributo, certo, ma le bollette sono totalmente a carico del Comune quindi andiamo sopra i 30.000€ considerati i rincari di questi mesi) a un’associazione privata di appassionati, per aprire un ufficio solo alla mattina, senza che ci sia anche solo un cartello in ingresso a Budrio che ne segnali la presenza. Il tema quindi non è essere o meno d’accordo sulle potenzialità turistiche, ma su priorità e strategia complessiva.
30.000€ per un ufficio turistico, mentre in 5 anni non si sono trovati 3.000€ per un tagliaerba destinato alla cura della seconda frazione più grande del Comune, Vedrana.
Abbiamo chiesto di conoscere il progetto e le tipologie di turisti a cui si rivolge e le azioni.
Ci è stato risposto formalmente che non esiste niente di scritto.
Segnaliamo che l’ufficio turistico ha aperto in settembre.
Ecco le risposte nei mesi successivi sul progetto.
In commissione consigliare – il 27 novembre – è stato presentato il “percorso di comunicazione turistica” che si inserisce potenzialmente nel discorso turismo, ma è un altro filone e dovrebbe anche questo partire dagli obiettivi e analisi iniziali legati al turismo.
Per questo progetto di comunicazione, il Comune ha stanziato 5000€ nell’autunno 2021 e – stando al preventivo dell’agenzia – più di 20.000€ sul 2022, che si aggiungono quindi a quelli dell’ufficio turistico.
Queste sono le risposte date in questi mesi, quando chiedevamo di conoscere e avere copia del documento strategico e del piano editoriale legato alla comunicazione.